Un investimento da dieci milioni e dodici mesi di lavori che chiudere definitivamente il capitolo dell’interramento delle ceneri e rilanciare l’ex area mineraria di Pietrafitta. Enel ha presentato ieri, alla presenza dei Comuni di Piegaro e Panicale, il progetto di riqualificazione paesaggistica che interesserà una porzione di territorio pari a circa 41 ettari – di cui i 35 ettari nell’area ex Valnestore Sviluppo e 6 di proprietà del privato Riccioni – e che in collaborazione con le amministrazioni locali restituirà alle comunità e ai visitatori un’area ricca di storia e particolarità. Si tratta di gran parte delle aree sequestrate nel corso dell’inchiesta - definitivamente chiusa – con la messa alla prova di Enel e di due dirigenti per omessa bonifica, un punto di svolta anche per i Comuni a 20 anni dall’acquisto di quei terreni e 10 anni dopo e dieci anni dopo la chiusura dei finanziamenti Sarà un nuovo polo naturalistico, con percorsi ciclabili e il museo a cielo aperto con le antiche macchine di escavazione che saranno riposizionate per i visitatori che potranno fare esperienza di turismo sostenibile in questa nuova area attrezzata, che va ad aggiungersi all’esistente lago di Pietrafitta, già riferimento per attività ludiche e sportive con particolare riferimento alla pesca, e al Museo Paleontologico "Luigi Boldrini", recentemente nazionalizzato e riaperto con la gestione della Direzione regionale musei dell’Umbria.
Il cantiere dei lavori è già stato allestito ed è operativo e i lavori si concluderanno nel 2025 e coinvolgono l’indotto locale anche con ricadute occupazionali. Le attività prevedono anche la manutenzione e la messa in sicurezza delle grandi macchine di escavazione per arricchire l’offerta turistica del Museo Paleontologico la cui collezione figura tra le più importanti in Europa.