
In ricordo di monsignor Nicolini. Vescovo di Assisi per 45 anni. Salvò 300 ebrei nei monasteri
A cinquant’anni dalla morte viene ricordato monsignor Giuseppe Placido Nicolini: fu vescovo di Assisi per quarantacinque anni, pastore apprezzato e lungimirante, attento al prossimo in maniera esemplare, benedettino devoto a San Francesco (tanto da farlo proclamare patrono d’Italia nel 1939) e a Santa Chiara. Ebbe un ruolo fondamentale, sul finire della Seconda guerra mondiale, per salvare oltre 300 ebrei facendoli nascondere nei monasteri della città. Venerdì 24 novembre, alle 16.45, ci sarà la visita all’Episcopio e al Museo della Memoria, Assisi 1943-1944, allestito nelle stanze dove Nicolini nascondeva gli ebrei e i loro oggetti e diventato quartier generale della rete che, durante la persecuzione razziale, salvò gli sfollati. A seguire, nella sala della Spogliazione andrà in scena il reading di Paolo Mirti, "Nuvole da Firenze ad Assisi con la verità nascosta nella bicicletta di Gino Bartali", interpretato da Stefano Venarucci. Sabato 25 novembre, giorno dell’anniversario della morte, si aprirà alle ore 9.45 con un convegno, nella sala della Conciliazione del palazzo comunale, dal titolo: "Nicolini, un pastore dai tanti doni e carismi", al quale prenderanno parte: il vescovo diocesano Domenico Sorrentino, il sindaco di Assisi, Stefania Proietti, l’arcivescovo di Perugia-Città della Pieve, monsignor Ivan Maffeis, il professor Tiziano Sensi, (PhD) dell’Università degli Studi di Perugia e lo storico Dino Nardelli. Porteranno la loro testimonianze alcuni assisani che hanno conosciuto Nicolini e in particolare: Alessandro Cianetti, Massimo Zubboli e padre Gian Maria Polidoro. Il convegno sarà moderato da Pier Maurizio Della Porta, direttore della Biblioteca diocesana. Nel pomeriggio nel Museo diocesano e Cripta di San Rufino ci sarà l’inaugurazione della mostra.