Una colonna di fumo nero visibile da alcuni chilometri di distanza, le fiamme alte, le sirene delle autopompe dei Vigili del fuoco e del 118, l’odore di bruciato che ammorba la zona. E’ questo lo scenario che ieri mattina, intorno alle 9.30, si è sviluppato ad Umbertide in via Rodolfo Morandi quando un incendio ha semidistrutto una palazzina ed un capannone sul retro. Secondo i resoconti dei vigili del fuoco, giunti subito sul posto da Città di Castello e Perugia con cinque automezzi le fiamme sarebbero state provocate da un corto circuito partito dal capannone - magazzino annesso alla palazzina adibito allo stoccaggio di materiali, per poi estendersi prima ad una piccola officina meccanica al piano terra e quindi all’appartamento superiore. Danneggiato anche un secondo appartamento a fianco, con il risultato di rendere l’intero edificio inagibile. A preoccupare poi il fatto che il tetto del capannone fosse in eternit, elemento che ha determinato l’intervento, tra gli altri, di un mezzo speciale dei Vgf, il carro NBCR (Nucleare - Biologico - Chimico - Radiologico). Sul posto anche il personale dell’Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale (Arpa) che ha fatto i rilievi del caso lavorando fino a pomeriggio inoltrato, mentre la Polizia locale e i Carabinieri della locale stazione hanno messo in sicurezza la zona bloccando la circolazione e deviando il traffico. Tre sono gli umbertidesi rimasti senza abitazione: un nucleo familiare composto da due persone ed una donna anziana, la quale ha dovuto ricorrere al soccorso del 118 a causa di un lieve malore. Intanto la procura di Perugia ha aperto un fascicolo sull’incendio per fare piena luce sulle cause e le dinamiche dell’evento disastroso. Pa.Ip.