REDAZIONE UMBRIA

Impennata delle aliquote Tari. Associazioni in pressing sul Palazzo

Richiesta d’incontro all’amministrazione comunale. "Fuori il piano economico del servizio"

Impennata delle aliquote Tari. Associazioni in pressing sul Palazzo

Il Comune avrà anche approvato le aliquote della Tari entro il 30 aprile non usufruendo della proroga concessa del Governo, ma senza la concertazione con i rappresentati delle associazioni di categoria, che ora chiedono spiegazioni all’amministrazione. Non accenna a placarsi la polemica sull’aumento dell’imposta comunale per la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti e proprio in questi giorni nelle case degli spoletini stanno arrivando gli avvisi di pagamento maggiorati. L’aumento di circa il 9% rispetto al 2023 non riguarda solo i nuclei familiari, ma anche le attività commerciali. Confcommercio, Cna Federalberghi, anche Cittadinanzattiva, hanno scritto una lettera, inviata per conoscenza anche a tutti i consiglieri comunali, per chiedere un incontro finalizzato a fare chiarezza, una volta per tutte, sul piano finanziario e gli effettivi costi del servizio. Ad oggi però i rappresentanti delle associazioni di categoria non hanno ricevuto alcuna risposta.

"Prima dell’approvazione delle tariffe nessuno ci ha fatto sapere niente – afferma il presidente di Confcommercio Spoleto, Tommaso Barbanera – ed abbiamo appreso la notizia degli aumenti dai giornali. Eravamo preparati, la Tari aumenta dal 2021 e sappiamo già che anche il prossimo anno ci sarà un ulteriore aumento pari a circa il 10 %. Sappiamo che gli aumenti dipendono dalle tariffe Arera, ma su questo poco possiamo fare. Ci sono attività recettive che pagano anche 30 o 40mila euro l’anno di Tari e credo che questi contribuenti come tutti gli altri abbiano il diritto di conoscere con esattezza il piano economico per garantire il servizio. Serve trasparenza da parte del Comune e della Vus. Quali benefici traggono i cittadini dalla raccolta differenziata? Il porta a porta è solo un costo? I rifiuti differenziati garantiscono un entrata economica alla Vus. Che fine fanno i rifiuti? Tutte domande che poniamo da tempo all’amministrazione comunale senza aver mai ricevuto una risposta". Sul sistema di raccolta differenziata è particolarmente critica da tempo anche Cittadinanzattiva che ha sottoposto ai cittadini un questionario simile a quello della Vus per conoscere il grado di gradimento del servizio da parte degli utenti. I dati raccolti dall’azienda municipalizzata sono più che positivi, ma le associazioni rimangono scettiche sull’affidabilità del sondaggio anche perché nonostante l’attivazione del nuovo sistema con ritiro ogni 15 giorni le lamentele da parte degli utenti sono comunque all’ordine del giorno.