REDAZIONE UMBRIA

Femminicidio di Ilaria Sula, chiesto il giudizio immediato per Mark Samson

Secondo gli inquirenti, l’impianto accusatorio è abbastanza solido da chiedere subito il dibattimento davanti alla corte di assise. Nel cellulare del 23enne le prove della premeditazione del delitto

Ilaria Sula, la studentessa uccisa a Roma dal suo ex nello scorso mese di marzo

Ilaria Sula, la studentessa uccisa a Roma dal suo ex nello scorso mese di marzo

Terni, 18 luglio 2025 – I pm di Roma hanno chiesto il giudizio immediato per Mark Antony Samson, il 23enne accusato dell’omicidio di Ilaria Sula, la studentessa di Terni uccisa nel marzo scorso a Roma con tre coltellate e poi gettata in un dirupo a 40 km dalla Capitale dopo essere stata chiusa in una valigia. A Samson vengono contestate anche le aggravanti della premeditazione e dell’occultamento di cadavere.

Il dolore ai funerali di Ilaria Sula
Il dolore ai funerali di Ilaria Sula

L’impianto accusatorio messo insieme dalla Procura di Roma consente agli inquirenti di chiedere che il giovane, reo confesso del delitto, arrivi direttamente al dibattimento davanti alla corte di assise senza passare per l’eventuale udienza con il gup. Sarebbero soprattutto gli elementi raccolti all’interno del cellulare di Samson a far supporre gli inquirenti che l’aggressione non sia avvenuta al culmine di un raptus, ma sia stata anzi l’azione premeditata di un uomo nei confronti della sua ex fidanzata. Il delitto si sarebbe consumato all’interno dell’appartamento nel quartiere Africano dove Samson viveva con i suoi genitori. "O torna con me o la uccido", scriveva ad un amico il 23enne: un chiaro progetto di femminicidio.

"Quelle persone hanno fatto troppo male alla mia famiglia. Spero sia fatta giustizia", commenta Flamur Sula, papà di Ilaria aggiungendo che la ragazza "aveva una vita davanti: non è giusto che la mia principessa abbia fatto questa fine orribile. Confido nella giustizia italiana". La versione fornita dal ragazzo, nel corso della sua confessione fiume dopo il fermo, non ha convinto chi indaga. Il giovane ha spiegato di avere aggredito la sua ex la mattina del 26 marzo, dopo che la ragazza era rimasta a dormire da lui. "Siamo rimasti a parlare, si era fatto tardi - ha sostanzialmente detto il giovane agli inquirenti - e Ilaria ha deciso di rimanere a dormire da me perché non c'erano più bus che la riportassero a casa".

Il ragazzo ha detto di avere portato la colazione in camera a Ilaria la mattina successiva e di averla colpita dopo aver letto sul cellulare della ragazza alcuni messaggi di un altro giovane. Dopo il brutale delitto, Samson ha ripulito la scena del crimine, aiutato dalla madre Nors Man Lapaz, finita nel registro degli indagati con l'accusa di occultamento di cadavere. Mark ha poi infilato il corpo nella valigia, che ha gettato alcune ore dopo in un burrone nella zona di Capranica Prenestina. Rientrato a Roma, come se nulla fosse, è andato a mangiare una piadina con un'amica della sua ex. Nei giorni successivi all'omicidio, Samson, per depistare le ricerche, ha continuato a inviare messaggi dal cellulare di Ilaria, studentessa universitaria fuorisede con famiglia a Terni.

"Non si è posto alcuno scrupolo - scrive il gip nell'ordinanza - nell'inviare al padre della ragazza dei messaggi fittiziamente provenienti dalla figlia. Stessa cosa fa con le amiche di lei, fingendosi Ilaria, illudendole che l'amica fosse ancora viva." Agli inquirenti, poi, ha raccontato una bugia: di essersi sbarazzato di quel telefono lasciandolo in un tombino, senza specificare dove. Una versione ritrattata a distanza di giorni, tanto da farlo ritrovare agli inquirenti nascosto nell'appartamento di via Homs.