REDAZIONE UMBRIA

Il tragico incidente a San Giustino. Chiesti due rinvii a giudizio

Indagini chiuse sullo schianto che uccise quattro ragazzi. Dirigenti comunali sotto accusa per il guard rail

Il tragico incidente a San Giustino. Chiesti due rinvii a giudizio

Se ci fosse stato il guard rail l’esito dell’incidente che portò alla morte i quattro ragazzi tra i 18 e i 22 anni, forse sarebbe stato diverso. A distanza di 10 mesi dal tragico fatto che sconvolse l’Umbria intera, la Procura della Repubblica di Perugia ha chiuso le indagini e sta per depositare la richiesta di rinvio a giudizio nei confronti di due dirigenti del comune di San Giustino. L’accusa sarebbe di omicidio stradale. All’attuale e all’ex dirigente (ora in pensione) del settore lavori pubblici viene dunque contestato il non aver provveduto alla sostituzione della barriera protettiva a tutela della sicurezza degli utenti.

La perizia disposta nell’ambito degli accertamenti a seguito del tragico incidente che avvenne il 3 dicembre 2022 era stata affidata dal sostituto procuratore Paolo Abbritti a uno specialista tecnico che a fronte degli accertamenti svolti anche con sopralluoghi lungo la strada dove morirono i 4 ragazzi, ha evidenziato come, in prossimità del pilone che regge il cavalcavia in località Altomare, ci fosse l’assenza di un’adeguata barriera di protezione. Il guard rail mancante era stato infatti distrutto da un’auto in un incidente avvenuto 4 anni prima, nel 2018 e da allora mai più ripristinato, ma secondo la Procura doveva essere nuovamente installato proprio a garanzia della sicurezza degli utenti di quel tratto di strada che ricade nella competenza dell’ente locale, cioè del comune di San Giustino.

Se la barriera di protezione fosse stata regolarmente posizionata, forse, l’incidente in cui hanno perso la vita Luana, Nico, Natasha e Gabriele (tra i 17 e i 22 anni) avrebbe avuto un esito diverso. Tra gli altri quesiti posti al perito dalla Procura anche la ricostruzione della dinamica dell’incidente e la velocità del veicolo (una Fiat Punto), ma secondo le risultanze anche a fronte di eventuali violazioni del codice della strada, la presenza del guard rail avrebbe potuto fare la differenza. Il fatto finirà ora anche al vaglio del consiglio comunale a San Giustino con un documento presentato nelle scorse ore da Luciana Veschi (Fdi) e Corrado Belloni (Lega). I due esponenti di opposizione vogliono conoscere "le motivazioni della mancata sostituzione del guard-rail posto a protezione del pilone del Ponte del viadotto situato in località Altomare, prima e dopo il sinistro mortale del 3 dicembre scorso". Inoltre i due consiglieri chiedono ufficialmente anche di "eventuali notifiche di avvisi di natura penale nei confronti dei componenti dell’organico del comune di San Giustino sia dirigenziale che politico".