Il progetto I tesori della Mercanzia on line

Digitalizzati e consultabili da tutti gli antichi Statuti e le Matricole del Collegio: un tassello prezioso di storia perugina. E parte il restauro

Il progetto I tesori della Mercanzia on line
Il progetto I tesori della Mercanzia on line

Impreziositi da miniature raffinate e da colori accesi in un’esplosione di rosso, oro, blu sono un tassello preziosissimo della storia della città. E adesso gli antichi Statuti e le Matricole del Nobile Collegio della Mercanzia (foto sotto), fulcro della storia medievale e moderna di Perugia, sono consultabili online. Merito di un importante e innovativo progetto di digitalizzazione realizzato dall’Archivio di Stato - nei cui locali questi documenti sono da tempo depositati - e svelato ieri in occasione dei 700 anni dello Statuto del 1323 (foto sopra), il più antico tra quelli a disposizione, anche se la corporazione della Mercanzia esisteva da almeno un secolo. La ricorrenza verrà celebrata anche con un convegno di studi che si terrà venerdì 24 alla Sala della Vaccara, con autorevoli storici e storici del diritto.

Intanto ieri mattina è stata raccontata l’operazione che ha coinvolto tre grandi e preziosi volumi in pergamena, finemente miniati, rilegati in pelle, datati 1323, 1356 e 1599, che definiscono la corporazione di Mercanti di Perugia, con gli ordinamenti e le iscrizioni, suddivise per rioni, di tutti coloro che ne hanno fatto parte nel corso dei secoli. La Mercanzia nacque come corporazione dei mercanti, che fecero rinascere Perugia rendendola ricca dei suoi principali monumenti medievali e nel tempo si trasformò nella sede più rappresentativa della dirigenza della città. Fino a tutto il XVIII secolo, ebbe un ruolo fondamentale nel governo di Perugia.

"L’intervento – ha spiegato la direttrice dell’Archivio di Stato, Cinzia Rutili – si inserisce nel programma di digitalizzazione del nostro cospicuo patrimonio documentario": gli antichi Statuti e le Matricole, riportati in immagini digitali ad alta definizione grazie ai fotografi Sandro Bellu e Mario D’Arrigo, con descrizione archivistica di Chiara Scionti, possono essere consultati da remoto, con una fruizione diretta e agile preservando la conservazione degli originali, cliccando sul sito dell’Archivio (www.archiviodistatoperugia.it) mentre dei documenti originali è stato avviato il restauro, con analisi diagnostiche, pulitura e risarcimento delle parti deteriorate dall’uso, coordinato da Anna Rita Formoso, restauratrice di Ales. Per il rettore del Collegio della Mercanzia, Giuseppe Severini "questo intervento statale di valorizzazione digitale e salvaguardia materiale, mette a disposizione di chiunque l’accesso immediato alla conoscenza completa di documenti fondamentali per la storia della nostra città". Giovanna Giubbini, soprintendente archivistico e bibliografico di Umbria e Lazio, ha infine auspicato una salto di qualità: "La creazione di una teca digitale che possa riunire tutti gli statuti delle arti e quelli comunali".

Sofia Coletti