
"Riaprire le scuole in presenza adesso? Una follia...". Il professor Francesco Menichetti (foto), perugino doc, direttore di Malattie infettive a Pisa non ha dubbi. È tra gli infettivologi italiani che lo sconsigliano fortemente. "Le condizioni non sono affatto ottimali. Ero contrario anche a settembre. Adesso siamo al limite, ma l’ Rt non è sotto a 1. Per riaprirle bisogna prima sistemare la rete dei trasporti con il giusto distanziamento, organizzare ingressi e uscite scaglionati. Insomma, evitare il più possibile gli assembramenti".
Ma i contagi sono in calo.
"Vero, è l’effetto delle restrizioni. Vanificarlo ora non avrebbe senso. Personalmente nutro delle perplessità sulla riapertura delle scuole anche rispetto al 7 gennaio. Bisognerà analizzare i dati. Riaprire quando le condizioni di diffusione del virus saranno ottimali, quando avremo cioè un Rt sotto a 1 per almeno quattro, cinque settimane. Insomma riaprire con molta cautela".
Per evitare la terza ondata?
"Bisogna comportarsi bene. Indispensabile fare un Natale parsimonioso, di preghiera e non condivisione. Attenti alle riunioni familiari, quelle in cui i nipoti con i genitori incontrano i nonni. Abbassare la guardia è pericoloso".
Il suo che Natale sarà?
"Molto sobrio. Per la prima volta dopo tanti anni rinuncerò a riunire la famiglia nella nostra casa di Perugia. Resterò a Pisa con mia moglie Ilenia e con le nostre figlie ci faremo gli auguri solo via Skype. Dobbiamo essere prudenti. Tutti. La festa è rinviata a Primavera. Faremo una Pasqua di resurrezione in tutti i sensi".
Donatella Miliani