GIAMPIERO BEDINI
Cronaca

Il Papa unisce le diocesi Alla guida Paolucci Bedini

Il vescovo di Gubbio si occuperà anche della comunità di Città di Castello Prima visita in Altotevere mercoledì al Santuario di Canoscio

di Giampiero Bedini

Nel corso di un incontro convocato alle ore 12 in Cattedrale alla presenza del clero, degli organi di informazione, del sindaco Filippo Stirati e dell’assessore Gabriele Damiani, introdotto da un momento di preghiera, è stato dato l’annuncio della nomina del vescovo della diocesi di Gubbio Luciano Paolucci Bedini anche a vescovo della Diocesi di Città di Castello, che rimarranno comunque realtà autonome "con la loro storia ed il loro cammino". La notizia, nell’aria da tempo, è stata data dal cancelliere vescovile monsignor Pietro Vispi che ha letto la nota arrivata dal Vaticano firmata dal Nunzio apostolico Emil Paul Tscherrig. "Quando mi hanno chiamato per annunciarmi la nomina anche a vescovo di Città di Castello – ha ammesso non senza nascondere una certa emozione monsignor Luciano Paolucci Bedini – ho avvertito subito la fatica e le preoccupazioni per un ministero che si allarga e diventa più impegnativo. Nello stesso momento però mi sono venute in mente le parole del Vangelo di domani (oggi ndr), il brano del buon Pastore, che mi hanno convinto a confermare un sì al Santo Padre ed alla Chiesa". "Condivido con voi la gioia – ha aggiunto – di poter dire sì ancora una volta alla Chiesa, di avvertire che ha bisogno di uomini che si mettono a servizio lasciandosi trasportare laddove da soli non andrebbero mai, che questa è la volontà di Dio".

Quindi ha sottolineato, puntualizzazione sicuramente gradita ed attesa: "Sono contento, e lo dico sinceramente, di non dover lasciare Gubbio. Rimangono infatti due chiese con la storia e il loro cammino; una modalità ancora poco conosciuta di fare il vescovo in due chiese che sono sorelle". E ha concluso: "Vi chiedo solo il dono della preghiera, perché nella preghiera ciascuno di noi conosce e accoglie la volontà di Dio" e "trova l’unica forza che ci permette di dare tutta la vita per la Chiesa, sua sposa". Al termine monsignor Paolucci Bedini ha espresso gratitudine nei confronti del vescovo Domenico Cancian "per me guida, padre, fratello nell’iniziare questo nuovo percorso". Gli auguri della chiesa eugubina sono stati formulati dal vicario generale Don Mirko Orsini assicurandogli vicinanza nella preghiera e "chiedendo a Sant’Ubaldo che l’aiuti ad essere guida, padre e pastore delle due Chiese". Si ripropone, seppur su basi del tutto diverse, un cammino già conosciuto. Nel 1972 infatti monsignor Cesare Pagani venne nominato vescovo di Città di Castello e Gubbio; incarico che resse fino al 1982 quando fu chiamato alla guida dell’arcidiocesi di Perugia. Da allora ritrovarono una guida autonoma con monsignor Ennio Antonelli, attuale cardinale e monsignor Carlo Urru nominati a prendere in mano le redini rispettivamente della chiesa eugubina e tifernate.