Trasformare il fiume Paglia da problema a risorsa per la comunità e recuperare l’antico rapporto che gli orvietani avevano con esso. A dieci anni esatti dalla devastante esondazione del Paglia e del Chiani che creò danni per oltre 15 milioni in larga parte della periferia, l’associazione “Val di Paglia bene comune“, presieduta da Enrico Petrangeli, organizza un importante incontro pubblico sul tema“Comunità di destino. Il Paglia, le periferie. Moniti, azioni e riflessioni per il Parco del Paglia e la riqualificazione di Orvieto scalo“. L’iniziativa ha già preso il via con l’apposizione sul ponte dell’Adunata di disegni, composizioni affisse alla ringhiera del ponte che, nel corso degli anni, sono state un modo per esprimere speranze e timori nella rigenerazione ambientale e urbana del post alluvione. Con questa iniziativa i promotori rilanciano una modalità attraverso la quale, chiunque, in qualsiasi forma e a qualsiasi titolo è invitato ad esporre la sua idea. Nei locali della Community hub allo Scalo è stata inaugurata la mostra dei documenti e delle realizzazioni più significative dei laboratori realizzati in collaborazione con la scuola primaria Gianni Rodari e Sette martiri di Ciconia nell’ambito del progetto scuola attiva che, tra ottobre 2021 e giugno 2022, ha coinvolto circa 300 bambini. La mostra resterà allestita fino al 21. A chiusura dell’iniziativa sono in agenda alcune conferenze sull’ecosistema del fiume e delle periferie. Lunedì alle 17.30 sempre al Community Hub l’appuntamento è con “Cum Pallia: il fiume come veicolo di rigenerazione della periferia urbana“, presentazione degli elaborati progettuali della tesi magistrale in architettura di Elisabetta Gravina e Valentina Materazzo. Interviene il vice sindaco di Mario Angelo Mazzi. E’ stata invece rinviata a data da destinarsi l’iniziativa “Di qua e di là da Paglia, dentro e fuori Orvieto Scalo e Ciconia“ escursione guidata nel tratto urbano dell’alveo del fiume, a causa del brillamento della bomba previsto domenica.
Cla.Lat.