Il lavoro che piace, vita privata, estero. Ecco i sogni degli studenti orvietani

La percezione del futuro: indagine di ’Cittadinanza territorio sviluppo’ su 338 allievi del liceo economico sociale

Il lavoro che piace, vita privata, estero. Ecco i sogni degli studenti orvietani

Il lavoro che piace, vita privata, estero. Ecco i sogni degli studenti orvietani

Come vedono il loro futuro gli studenti di Orvieto? A questa domanda ha cercato di rispondere l’impresa sociale “Cittadinanza territorio sviluppo“, Cts, in collaborazione con l’istituto d’istruzione artistica classica e professionale con l’indagine demoscopica “Progettando il domani. Le aspirazioni professionali dei giovani“. Obiettivo esplorare le aspirazioni professionali degli studenti delle classi terze e quarte. L’indagine, condotta nell’ambito del percorso per lo sviluppo delle competenze trasversali e per l’orientamento, ha coinvolto 338 allievi del liceo economico sociale. "Grazie alla partecipazione attiva degli studenti e all’uso di questionari online anonimi, abbiamo raccolto preziose informazioni sulle aspettative e le aspirazioni lavorative dei giovani di Orvieto" dicono da Cts. La famiglia (44%) e la scuola (26%) emergono come le principali influenze sulle scelte future dei giovani, con una differenza minima tra i sessi. Per le prospettive sul futuro lavorativo, l’87% (ragazze 57% e ragazzi 43%) immagina di fare il lavoro desiderato, il 69% aspira a un buon equilibrio tra vita lavorativa e privata e il 46% desidera fare esperienze all’estero. I modelli principali di ispirazione sono invece rappresentanti dai familiari, seguiti da artisti, scrittori e sportivi, indicando una forte influenza del nucleo familiare nella formazione delle aspirazioni professionali. La passione e la perseveranza sono considerate le chiavi del successo (36%), seguite dall’ambizione (18%) e dallo studio (14,5%). Le ragazze percepiscono una minore chiarezza negli sbocchi professionali delle materie tecniche e scientifiche rispetto ai ragazzi, evidenziando la necessità di interventi mirati per colmare questo differenziale. Sebbene una buona percentuale degli studenti abbia le idee chiare sul proprio futuro, esiste una disconnessione tra le loro ambizioni professionali e la percezione della chiarezza degli sbocchi offerti dalle diverse materie. "L’indagine riflette un quadro positivo della gioventù orvietana, pronta a contribuire significativamente al benessere sociale e a svolgere ruoli chiave nell’assistenza e nella formazione delle persone, il 17% già svolge in maniera attiva del volontariato" spiegano i ricercatori.

Cla.Lat.