REDAZIONE UMBRIA

Il lago si tinge di rosa: ecco i fenicotteri

Nuovi avvistamenti e foto degli spettacolari uccelli in volo sul Trasimeno. Stavolta sono stati diciassette a essere individuati

Un volo "in rosa". Un ritorno lieto quello dei fenicotteri al Trasimeno. Ormai sembra che il lago in questo periodo dell’anno sia diventato luogo di transito e non di rado anche di lieta sosta per questi maestosi volatili. Avvistati all’Oasi La Valle, ma nelle scorse settimane anche in altri punti del lago, stavolta sono stati 17 i fenicotteri rosa non sfuggiti all’attento obiettivo fotografico di Sergio Speziali il quale ha anche notato come due dei volatili avessero un anello colorato. Il fotografo ha dunque pensato di trasmettere l’immagine agli ornitologi dell’Oasi che lavorando sullo scatto sono riusciti a capire l’esatto colore dell’anello e il codice impresso. Informazioni che hanno permesso di risalire ai colleghi inanellatori che avevano apposto l’anello, scoprendo così che i due fenicotteri erano stati inanellati nel 2015 all’Etang du fangassier, nella Camargue francese.

"Il fenicottero rosa – spiega Maddalena Chiappini dell’Oasi naturalistica - è una specie che si sta muovendo, compiendo numerosi e frequenti spostamenti in tutta l’area del Mediterraneo e questo per un semplice motivo, la popolazione è in forte aumento, e, con l’espansione, è normale che crescano anche gli spostamenti degli individui giovani (che sono sempre i primi a muoversi e con più frequenza), ma anche degli adulti. La specie frequenta soprattutto aree caratterizzate da acque molto basse e zone umide".

E’ per questo che la ricerca li porta spesso al Trasimeno, dove però, l’assenza dell’artemisia Salina (il gamberetto di cui si nutrono) non permette l’insediamento di una popolazione stabile: riescono a sostare, ultimamente anche a svernare, ma non a nidificare. Il dato è importante non solo dal punto di vista ornitologico, prosegue ancora Chiappini, ma anche perchè conferma l’importanza di un presidio sul territorio, l’oasi, che fa da riferimento per gli studi ornitologici e al quale i cittadini si affidano e con il quale collaborano ininterrottamente. Il23 maggio l’Oasi ha riaperto le porte dopo l’emergenza sanitaria e da allora turisti e fotografi di natura hanno ripreso a frequentarla. Per quanto riguarda i fotografi, è subito ripresa la collaborazione che ormai caratterizza da anni l’Oasi. Uno di questi, Alessandro Beccafico, si è subito messo a disposizione per aiutare ad implementare il canale Youtube dell’Oasi in modo da sostituire con filmati il servizio che veniva prima offerte con le audioguide ma che, ora, causa COVID non possono essere utilizzate.