Sorpresa di primavera per Castello Bufalini, raro esempio di dimora storica signorile pressoché integra anche negli arredi. Da questa domenica, per la prima volta, il labirinto (nella foto) posto all’interno di uno tra i più grandi e importanti giardini formali all’italiana dell’Umbria, sarà aperto al pubblico e si potrà visitare fino a ottobre, ogni terza domenica del mese, solo su prenotazione (telefonando allo 075.856115 e con mail a: [email protected]) per gruppi di massimo 10 persone, con turni alle 11 e alle 17. "Il labirinto non è soltanto un’opera botanica eccezionale, ma un’idea esoterica che si trasforma in esperienza – dice Costantino D’Orazio, direttore della Galleria Nazionale e Direzione regionale musei–. Per questo la riapertura del labirinto al Castello Bufalini arricchisce il fascino di un luogo che nei prossimi anni riserverà molte sorprese". Veruska Picchiarelli, direttrice di Castello Bufalini, sottolinea che "l’apertura al pubblico di uno dei labirinti di siepi più interessanti del panorama italiano si inserisce in un processo di recupero e rivalutazione di altre aree, interne ed esterne, dell’intero complesso, che porterà a raddoppiare e a riqualificare il percorso di visita".
Il labirinto del Castello risalta al periodo tra la fine dei ’600 e i primi del ’700 quando il parco venne organizzato in sette aree principali collegate tra loro. IL suo tracciato, di 670 mq, è di forma trapezoidale con tre centri distinti, con un unico accesso, ai cui lati il 4 novembre 1694 furono piantati due cipressi, ancora viventi, che sono tra gli alberi più antichi del giardino.