"Il Governo mostri interesse per l’Umbria"

Il Garante regionale per i detenuti in Umbria chiede interventi urgenti per aumentare gli organici della polizia penitenziaria, esprimendo solidarietà al personale del carcere di Spoleto in stato di agitazione. La carenza di personale sta causando tensioni e violenze, con Spoleto che ha circa 100 poliziotti in meno rispetto al previsto. Servono interventi immediati per migliorare le condizioni carcerarie.

"Il Governo mostri interesse per l’Umbria"

"Il Governo mostri interesse per l’Umbria"

Torna a chiedere "interventi urgenti" per aumentare gli organici della polizia penitenziaria in Umbria il Garante regionale per i detenuti, Giuseppe Caforio, che esprime "solidarietà e vicinanza" al personale del carcere di Spoleto per lo stato di agitazione avviato ieri. Lo fa ritenendo i motivi della protesta "non solo legittimi ma la cui risoluzione è essenziale per un ripristino di condizioni accettabili dell’organizzazione carceraria". "La comunità carceraria composta dalla stessa polizia, dai detenuti, dal personale amministrativo e dal personale medico assistenziale e ricreativo – afferma Caforio –, si basa su un complesso equilibrio che laddove venga meno per gravi carenze di organico, determina effetti nefasti, come di fatto sta avvenendo con situazioni di tensione, logorio e talora purtroppo anche inaudita violenza, anche con atti di autolesionismo. Solo a Spoleto su un organico previsto di 292 poliziotti, in servizio effettivo, ci sono 193 effettivi quindi circa 100 poliziotti in meno e di questi 24 sono prossimi alla pensione. Situazione questa che si ripete nelle altre carceri umbre, praticamente grave è la situazione di Terni. Le recenti assunzioni non soddisfano le esigenze delle carceri e sono tali da non riuscire a supportare nemmeno il turn-over dei pensionati. Su questo fronte servono interventi urgenti e un primo segnale potrebbe giungere dal Governo che in queste ore dovrebbe varare la nascita del Dipartimento per la organizzazione delle carceri con sede a Perugia che abbraccerebbe Umbria, Abruzzo e Molise, distaccando la nostra regione dalla Toscana".