REDAZIONE UMBRIA

Il fascino dell’abbazia Boom di gente a Pietrafitta per conoscere i ’Sette Frati’

Presentato il volume curato dall’archivista Patrizia Angelucci, realizzato a più mani e pubblicato con il contributo del Gal Trasimeno Orvietano .

Il fascino dell’abbazia Boom di gente a Pietrafitta per conoscere i ’Sette Frati’

In tantissimi hanno accolto l’occasione della presentazione del volume per visitare a Pietrafitta l’abbazia dei Sette Frati. Un luogo magico che rientra anche nei percorsi del Fai. In particolare il volume è "la prima opera che valorizza in maniera scientifica l’Abbazia di Pietrafitta". Così l’archivista Patrizia Angelucci ha definito il lavoro, da lei stessa curato, "L’Abbazia di Pietrafitta nel territorio di Piegaro tra storia, arte e cultura alimentare in epoca medievale e moderna".Realizzato a più mani e pubblicato con il contributo del Gal Trasimeno Orvietano, il testo raccoglie gli atti di due distinti convegni dedicati all’Abbazia detta dei Sette Frati, svoltisi nel 2015 e nel 2017, rispettivamente ad inizio e a chiusura delle celebrazioni per il quinto centenario della nascita di Ascanio e Fulvio Della Corgna. Perchè a rendere questo luogo elegante e pregevole fu Fulvio della Corgna che nel 1560 lo ricevette in commenda da Papa Pio IV. Da lui ristrutturato e abbellito, venne trasformato in uno dei centri di attività e di potere locale della prestigiosa famiglia. "Nonostante ciò – sostiene Angelucci – questa abbazia non è molto conosciuta sia a livello locale che nazionale, né è stata mai oggetto privilegiato di importanti convegni e manifestazioni culturali che l’abbiano fatta conoscere ad un vasto pubblico, valorizzandola come bene culturale di grande valore per i suoi pregevoli aspetti artistici e architettonici e per la sua storia millenaria che si intreccia con quella di Perugia e di personaggi famosi". Da qui la decisione di pubblicare gli atti dei due convegni in un unico volume, che si focalizza non solo sulla figura di Fulvio e sul valore artistico e architettonico del complesso, ma anche sulla cultura alimentare, legata alla terra, che si è andata diffondendo nel Cinquecento, epoca in cui vissero i fratelli Della Corgna. "Avete tra le mani un grande territorio", ha commentato il docente di storia economica Manuel Vaquero Pineiro. Hanno preso parte all’evento di presentazione anche la direttrice del Gal Trasimeno Orvietano Francesca Caproni, gli amministratori comunali di Piegaro e il capodelegazione Fai Trasimeno Gaetano Fiacconi, oltre alle proprietarie Annalisa e Sara Sposini. Alla presentazione è seguita la visita guidata dai volontari del Fai nella chiesa, nella cripta, nel chiostro, nelle sale al primo piano e nella sala cinquecentesca meno conosciuta ubicata al secondo piano.