
Il canile di Lerchi. sarà ora di proprietà dell’amministrazione comunale
Con un investimento di circa 100mila euro il comune di Città di Castello diventerà proprietario del canile comprensoriale di Mezzavia di Lerchi, di riferimento per tutto l’Altotevere. L’acquisto di struttura e pertinenze, confermato in consiglio comunale nella seduta di lunedì, costerà 90 mila euro, più 6 mila di spese notarili ai quali saranno aggiunti ulteriori 20 mila euro per l’esecuzione di interventi necessari a garantire la funzionalità del servizio. Il consiglio comunale ha dato l’okay all’operazione, (approvando l’apposita variazione di bilancio coi voti favorevoli della maggioranza e i contrari dell’opposizione). A dare notizia dell’avvenuta conclusione della trattativa con il commissario liquidatore delle Comunità Montane è stato l’assessore Mauro Mariangeli. Si chiude così la vicenda della procedura per l’acquisto dell’immobile da parte del comune il cui iter era stato avviato l’anno scorso. A seguito dell’accordo in tal senso stretto a suo tempo fra i comuni del comprensorio e la Usl, l’amministrazione di Città di Castello svolge il ruolo di capofila per la gestione associata del canile che ha sede a Lerchi. Nel corso del 2024 con un’apposita procedura di gara, era stato affidato il servizio di gestione a Enpa. L’immobile, sede del canile rifugio di Lerchi è di proprietà della Comunità Montana Alto Tevere Umbro: essendo un ente in corso di liquidazione era stato contestualmente comunicato il recesso di comodato d’uso quindi si era reso necessario avviare una trattativa per verificare l’interesse del Comune all’acquisto della struttura.
Nel corso del consiglio comunale di lunedì, nel dar conto della variazione di bilancio che comprende l’acquisto del canile, l’assessore Mariangeli ha dettagliato anche le principali modifiche che hanno riguardato altri settori. Al sociale saranno destinati 455 mila euro; 110 mila euro saranno indirizzati agli interventi di riqualificazione del Cva di Cerbara, ai quali l’amministrazione comunale aggiungerà un cofinanziamento di 39 mila euro per un totale di 150 mila euro; 192 mila euro per la gestione del referendum (di cui 22 mila a carico del Comune) ulteriori 24 mila euro per l’attivazione della Ztl. Inserito inoltre a bilancio il contributo della Regione, erogato dal Ministero competente, per l’assunzione di due assistenti sociali che opereranno nel territorio della Zona Sociale 1. "Si tratta – ha spiegato Mariangeli – di 80 mila euro che verranno ripetuti per tre anni al fine di disporre di figure professionali che lavoreranno nell’ambito dei progetti per la disabilità e il contrasto del disagio sociale".