REDAZIONE UMBRIA

Il 25 Aprile a Perugia L’ex partigiana sferza FdI E la gente canta Bella Ciao

Tanti cittadini ieri in Borgo XX Giugno per celebrare la Liberazione . Stavolta c’erano anche i rappresentanti della destra. "Democrazia patrimonio di tutti".

Il 25 Aprile a Perugia L’ex partigiana sferza FdI E la gente canta Bella Ciao

Più passano gli anni più quello in Borgo XX Giugno sta diventando un appuntamento per celebrare la Liberazione a Perugia sempre più sentito. Quest’anno c’era ancora più gente probabilmente, in risposta forse alle tante polemiche che da settimane accompagnano l’arrivo di questo appuntamento. Così dopo la deposizione delle corone di alloro al cimitero Monumentale, le autorità civili e militari si sono trasferite a Borgo XX Giugno dove c’è la lapide in ricordo dei patrioti fucilati dai nazi-fascisti.

E quest’anno non era irrilevante l’elenco dei presenti e degli assenti, alla luce delle discussioni sulla presenza alle celebrazioni da parte dei rappresentanti del Governo a trazione destra-FdI. Così per Fratelli d’Italia era presente il sottosegretario all’Interno Emanuele Prisco, con lui il presidente dell’assemblea legislativa Marco Squarta e l’assessore Margherita Scoccia. Oltre al sindaco Andrea Romizi, c’era anche l’assessore leghista Luca Merli (che ha precisato di essere stato presente anche lo scorso anno, anche se a memoria del cronista e dalle foto non risulta), gli assessori Gabriele Giottoli, Cristina Bertinelli, il presidente del Consiglio comunale Nilo Arcudi, il vicepresidente della Regione Roberto Morroni, alcuni consiglieri comunali di maggioranza e opposizione, oltre a prefetto Armando Gradone e molte autorità militari e di polizia. Questi almeno quelli in prima fila, poi magari ce n’erano altri nelle retrovie. Dopo l’intervento del primo cittadino, il microfono è passato – come accade da anni – a Emanuela Alloisio, la partigiana Rossella, con una storia gloriosa di Resistenza alle spalle che scelse di vivere a Perugia dalla metà degli anni ‘50. Dall’alto dei suoi 97 anni e della sue estrema lucidità ha rivolto parole taglienti verso il Governo-Meloni e verso i suoi rappresentanti presenti nel capoluogo. "Ringrazio il sindaco – ha detto Alloisio – che con decisione ha dato una lezione a questo Governo che non è stato capace di dire che il 25 aprile è la festa di tutti e della Liberazione". E ancora: "Non capiscono che se ora sono lì e possono parlare lo devono alla lotta fatta allora dagli antifascisti". Altro lungo applauso seguito dal canto Bella Ciao intonato da tutti i presenti (pure il sindaco lo ha canticchiato). Poi però Prisco ha replicato, dicendo che "democrazia e libertà sono e devono essere patrimonio di tutta la comunità nazionale e vanno preservate. In questo senso tutte le istituzioni si sono ritrovate anche oggi per ribadire la ritrovata libertà dopo il 25 aprile e i valori della nostra Costituzione che in paesi vicini a noi in Europa non sono così scontati".

Michele Nucci