REDAZIONE UMBRIA

Guerra ai licenziamenti Sit-in dei lavoratori Tct davanti al Comune

Tubificio-Ast a muso duro: "Decisione unilaterale, interruzione arbitraria del contratto d’appalto. Contribuiremo a risolvere le criticità occupazionali" .

Guerra ai licenziamenti Sit-in dei lavoratori Tct davanti al Comune

Sit-in di protesta dei lavoratori della Tct davanti al Comune dopo la decisione dell’azienda di procedere con il licenziamento collettivo dei 51 addetti. Operai e sindacalisti sono stati ricevuti dai consiglieri comunali nell’ultima seduta dell’assemblea prima del voto. Il braccio di ferro, che va avanti da mesi, tra Tct e Tubificio-Ast ha quindi preso la piega peggiore. E il comuinicato diffuso ieri da Ast non è per nulla conciliante: "Tubificio prende atto della decisione unilaterale di Tct S.r.l. di interrompere le attività imprenditoriali a partire dal 22 maggio 2023 e di avviare una procedura di licenziamento collettivo, nonostante il contratto d’appalto in essere con Tubificio di Terni che scade nel marzo 2024". "L’interruzione arbitraria e illegittima del rapporto contrattuale con Tubificio - continua Ast – causerà ulteriori danni, che saranno addebitati ai responsabili. Ast conferma che contribuirà a risolvere, nella misura a lei possibile, le eventuali criticità occupazionali che dovessero insorgere, nei tempi e con le necessarie modalità". Le segreterie di Fiom, Fim e Fismic incontreranno lunedì mattina i vertici del Tubificio e martedì pomeriggio l’assessore regionale allo sviluppo. Presidio dei lavoratori anche oggi alla partenza del Giro d’Italia, in piazza della Repubblica. Tct, spiegano i sindacati, ha motivato l’avvio della procedura per "una perdita di più di un milione a chiusura dello scorso anno fiscale e una previsione negativa, tra i 4-500mila euro, per l’ eventuale continuazione dell’attività fino a luglio".

Ste.Cin.