"La Favola di Natale", di Giovanni Guareschi, sarà proposta domani e poi il 3 e 5 gennaio, sempre alle 17.30, nella Sala della Conciliazione del palazzo comunale su iniziativa del Piccolo Teatro degli Instabili. Ne saranno interpreti Pino Menzolini (voce recitante) e Federico Gili (fisarmonica), per quello che vuole celebrare due momenti di grande significato: l’anniversario dalla prima rappresentazione in un lager, in condizioni estreme, e il legame di Guareschi con Assisi.
"La Favola di Natale" viene riproposta a 80 anni dalla composizione e dalla prima lettura fatta dallo stesso Guareschi, con le musiche di Arturo Coppola, compagno di prigionia, quando era rinchiuso nel campo di concentramento per Internati militari italiani a Sandbostel. Sarà l’occasione per ricordare il testo di Guareschi (che nella premessa della favola indica come donne ispiratrici Freddo, Fame e Nostalgia) e le avventure di un bambino di nome Albertino che parte la notte della vigilia di Natale per andare dal suo babbo prigioniero in un Paese lontano. Con lui la nonnina, il cane Flik e la Lucciola con il suo lume. È anche la storia di quegli uomini che la ascoltarono e che grazie a queste parole riuscirono a mantenere viva la speranza del ritorno.
Un’opportunità, poi, per non dimenticare Guareschi che giunse in Assisi il 9 gennaio del 1956. Con la moglie Ennia si mise a visitare Assisi, instaurando rapporti di amicizia con molti assisani, rimasti solidi nel tempo.
Maurizio Baglioni