REDAZIONE UMBRIA

Grillo sul palco tra show e politica

In sala Conte, Fico e Travaglio. Finale amaro sulla vicenda giudiziaria del figlio: "Ho la morte dentro"

Tra suggestioni mistiche legate ad una possibile religione personale da fondare e un finale tutto politico, venato di amarezza per la vicenda giudiziaria del figlio Ciro, Beppe Grillo è tornato a scuoter il suo popolo con la prima dello spettacolo “Io sono il peggiore“, andato in scena al Teatro Mancinelli di Orvieto, di fronte allo stato maggiore del M5S. Presenti in sala Giuseppe Conte, Roberto Fico, Pasquale Tridico, Marco Travaglio oltre ad alcuni parlamentari e consiglieri regionali. "Io mi sento come l’Anticristo- ha esordito Grillo rendendo omaggio alla città che ospita in Duomo il capolavoro di Luca Signorelli - . Cosa penso di Di Maio?Non penso né male né bene, il suo non lo chiamo neanche tradimento. Di Maio ha fatto una cosa meravigliosa, ci ha tolto un pò di roba che c’era dentro e ci ha permesso di rinascere con il mago di Oz Conte, oggi ci vuole una persona corretta, educata, non uno che grida. Io ho gridato tanto, ora basta gridare". Rispondendo alle domande scritte che gli ha rivolto il pubblico dopo averle deposte in un cesto, Grillo ha ripercorso la genesi del Movimento: "L’ho fondato perchè non riuscivo a dormire la notte e si sa che chi non dorme, rompe le scatole agli altri" "Voi non sapete niente della mia vita - ha aggiunto – . Ho respirato vapore acqueo da un motore di scarico alimentato ad idrogeno. Ho cominciato a parlare delle comunità energetiche molti anni fa quando ne visitai una delle prime in Germania. Ma che volete da me?". Prima di annunciare la fondazione della "Chiesa dell’Altrove per andare tutti insieme alla conquista dell’otto per mille", esibendo sul palcoun bicchiere d’acqua che sembra tramutarsi in vino, ma che in realtà diventa chinotto, Grillo ha aperto un’esplicita parentesi politica: "È una vergogna quello che ho sentito dire sul reddito di cittadinanza. La mia idea è il reddito di cittadinanza nella prima fase e nella fase successiva, il reddito incondizionato, totale. Un reddito a tutti, ricchi e poveri. Abbiamo fatto il calcolo: 140 miliardi per dare 1500 euro a tutti. Da dove li prendiamo? Metà da pensioni e sussidi vari, metà dai dividendi e brevetti. Il pensiero finale, incupito da un dolore personale che ha cambiato registro all’intero spettacolo, è stato per il figlio: "Mi fanno un processo politico sui figli. Sono sicuro di come andrà. Guardate , riesco anche a riderci un po’ su, con la morte che ho dentro. Dovremmo vivere in un paese civile in cui i processi durano il tempo di una udienza".

Cla.Lat.