Golose Evasioni Cena di gala a Capanne. Detenuti chef, il carcere ristorante stellato

Il 21 novembre si terrà la cena di gala "Golose Evasioni" al Nuovo Complesso Penitenziario di Perugia, preparata dai detenuti formati da chef rinomati. Un progetto di inclusione e formazione professionale sostenuto da Ada Stifani e altri chef di fama.

Golose Evasioni Cena di gala a Capanne. Detenuti chef, il carcere ristorante stellato

Il 21 novembre si terrà la cena di gala "Golose Evasioni" al Nuovo Complesso Penitenziario di Perugia, preparata dai detenuti formati da chef rinomati. Un progetto di inclusione e formazione professionale sostenuto da Ada Stifani e altri chef di fama.

Il 21 novembre all’interno del Nuovo Complesso Penitenziario di Perugia si terrà l’ottava edizione di “Golose Evasioni”, una cena di gala preparata dai detenuti che hanno portato a termine un periodo di formazione svolto con rinomati docenti chef, tra i quali figura Ada Stifani, prima chef donna stellata in Umbra del noto ristorante perugino Ada Gourmet.

La cena, aperta a tutta la cittadinanza, darà modo ai partecipanti di degustare un menu d’autore firmato dai nuovi aspiranti chef e addetti al servizio sotto l’attenta guida dei professionisti dell’alta cucina. “Golose Evasioni” è organizzata al termine di un corso di cucina, parte del progetto “Opportunità lavorative professionalizzanti”, sovvenzionato dal Ministero della Giustizia e gestito dalla cooperativa sociale Frontiera Lavoro.

Da sempre sostenitrice di questo progetto di inclusione Ada Stifani, insieme ad altri rinomati colleghi, ha condiviso i segreti del mestiere con i nuovi aspiranti chef, dando loro modo di mettersi in gioco e aiutandoli a creare il gustoso menù che verrà proposto proprio in occasione della cena del 21 novembre.

"Per il terzo anno consecutivo – spiega Ada - ho deciso di aderire a questa iniziativa di riscatto sociale perché credo fermamente che nella vita tutti abbiano diritto a una seconda possibilità. Il nostro obiettivo infatti è stato ed è quello di offrire un futuro a coloro che vogliono coltivarlo, una valida formazione di base per poter accedere concretamente al mondo del lavoro una volta usciti dal carcere". L’iniziativa aperta a tutti non è solo un’esperienza professionalizzante, ma anche un assaggio di umanità a 360° e motivo di incontro e integrazione tra culture diverse.