MICHELE NUCCI
Cronaca

Gli stipendi dei giovani. Retribuzioni più basse rispetto ai ragazzi del Nord

Un dipendente privato under 35 ha una media di 15mila euro all’anno. Nel Settentrione prendono il 18,4% in più. Va meglio per i "full time".

Un dipendente privato under 35 ha una media di 15mila euro all’anno. Nel Settentrione prendono il 18,4% in più. Va meglio per i "full time".

Un dipendente privato under 35 ha una media di 15mila euro all’anno. Nel Settentrione prendono il 18,4% in più. Va meglio per i "full time".

In Umbria i giovani sotto i 35 anni che lavorano nel settore privato extra-agricolo sono circa 70.400. Rappresentano il 30,4% del totale dei dipendenti privati, una quota leggermente inferiore rispetto alla media nazionale e a quella del Nord Italia. Ma il dato più allarmante riguarda i redditi: nel 2023, la retribuzione media annua di questi giovani è stata pari a 15.071 euro, il 7,8% in meno rispetto alla media italiana e il 18,4% in meno rispetto ai coetanei del Nord. E’ quanto rivela l’ultimo approfondimento di Aur, Agenzia Umbri Ricerche.

La situazione non migliora nemmeno restringendo il campo ai cosiddetti “lavoratori standard” – coloro che hanno un contratto a tempo indeterminato, full-time e con 52 settimane retribuite: in Umbria, solo un giovane su tre rientra in questa categoria (contro il 40% al Nord). Anche tra questi, i salari restano bassi: 24.933 euro lordi annui, quasi 4.000 euro in meno rispetto alla media nazionale e oltre 5.000 in meno rispetto al Nord. Come già dimostrato in altre occasioni a deprimere i livelli retributivi medi dei giovani umbri – e ancor più dei lavoratori più maturi – concorrono l’appiattimento verso il basso delle qualifiche professionali: il lavoro giovanile alle dipendenze nella regione continua ad essere prevalentemente operaio (51,3 per cento contro il 41,8 per cento nel Nord); gli impiegati incidono solo per un quarto, quando in Italia superano i due quinti e al Nord, presenti con il 43,3 per cento, superano addirittura gli operai.

In Umbria continuano a essere sottorappresentate le figure dei quadri e dei dirigenti, mentre si rafforza la relativa maggiore presenza di apprendisti. I comparti in cui i giovani guadagnano di più, invece in linea teorica, sono quelli dei servizi avanzati (come finanza, Ict e consulenza tecnica). Anche nei settori tradizionali, come commercio e ristorazione, le retribuzioni restano contenute, con scarti significativi rispetto alle aree più sviluppate. Qualche dettaglio infine: limitando la sola analisi alle categorie professionali di operai, impiegati e quadri (quelle ovunque più presenti) si scopre, in Umbria, che tra gli operai e gli impiegati guadagnano di più quelli che lavorano nel Trasporto e magazzinaggio, quindi nelle Attività manifatturiere. I giovani quadri spuntano invece stipendi più remunerativi nel settore Sanità e assistenza sociale (riferito, ricordiamo, al comparto privato).