
Un dipendente privato under 35 ha una media di 15mila euro all’anno. Nel Settentrione prendono il 18,4% in più. Va meglio per i "full time".
In Umbria i giovani sotto i 35 anni che lavorano nel settore privato extra-agricolo sono circa 70.400. Rappresentano il 30,4% del totale dei dipendenti privati, una quota leggermente inferiore rispetto alla media nazionale e a quella del Nord Italia. Ma il dato più allarmante riguarda i redditi: nel 2023, la retribuzione media annua di questi giovani è stata pari a 15.071 euro, il 7,8% in meno rispetto alla media italiana e il 18,4% in meno rispetto ai coetanei del Nord. E’ quanto rivela l’ultimo approfondimento di Aur, Agenzia Umbri Ricerche.
La situazione non migliora nemmeno restringendo il campo ai cosiddetti “lavoratori standard” – coloro che hanno un contratto a tempo indeterminato, full-time e con 52 settimane retribuite: in Umbria, solo un giovane su tre rientra in questa categoria (contro il 40% al Nord). Anche tra questi, i salari restano bassi: 24.933 euro lordi annui, quasi 4.000 euro in meno rispetto alla media nazionale e oltre 5.000 in meno rispetto al Nord. Come già dimostrato in altre occasioni a deprimere i livelli retributivi medi dei giovani umbri – e ancor più dei lavoratori più maturi – concorrono l’appiattimento verso il basso delle qualifiche professionali: il lavoro giovanile alle dipendenze nella regione continua ad essere prevalentemente operaio (51,3 per cento contro il 41,8 per cento nel Nord); gli impiegati incidono solo per un quarto, quando in Italia superano i due quinti e al Nord, presenti con il 43,3 per cento, superano addirittura gli operai.
In Umbria continuano a essere sottorappresentate le figure dei quadri e dei dirigenti, mentre si rafforza la relativa maggiore presenza di apprendisti. I comparti in cui i giovani guadagnano di più, invece in linea teorica, sono quelli dei servizi avanzati (come finanza, Ict e consulenza tecnica). Anche nei settori tradizionali, come commercio e ristorazione, le retribuzioni restano contenute, con scarti significativi rispetto alle aree più sviluppate. Qualche dettaglio infine: limitando la sola analisi alle categorie professionali di operai, impiegati e quadri (quelle ovunque più presenti) si scopre, in Umbria, che tra gli operai e gli impiegati guadagnano di più quelli che lavorano nel Trasporto e magazzinaggio, quindi nelle Attività manifatturiere. I giovani quadri spuntano invece stipendi più remunerativi nel settore Sanità e assistenza sociale (riferito, ricordiamo, al comparto privato).