Gli operai pronti a rilevare la Trafomec

Ci proveranno in forma cooperativa partecipando alla liquidazione giudiziaria dopo il fallimento dell’azienda che li ha licenziati

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Gli operai vogliono rilevare la Trafomec e rilanciare così l’azienda che li ha licenziati e che adesso è fallita. Ci proveranno in forma cooperativa partecipando alla liquidazione giudiziale con la Cooperativa Trafocoop – Trafocooperativa della Valnestore, costituita grazie alla volontà ed alla determinazione dalla gran parte dei 45 ex dipendenti dell’azienda, che sono rimasti senza lavoro dal 19 gennaio scorso. Un prospettiva nuova che potrebbe aprire una svolta significativa.

E’ il segretario regionale di Confcooperative Umbria Lorenzo Mariani a dare l’annuncio: "La ferma volontà manifestata dall’assessore regionale Michele Fioroni nel reputare credibile e supportabile con gli strumenti di sistema regionali il progetto della Cooperativa Trafocoop, laddove l’asta del Tribunale andasse deserta, ha trovato riscontro positivo da parte del Ministero delle Imprese e del Made in Italy, che attraverso il Fondo CFI (Cooperazione Finanza Impresa) dedicato allo start up di progetti di WBO ha deliberato il sostegno patrimoniale allo start up della cooperativa, aprendo le porte verso un futuro apporto finanziario finalizzato all’acquisto definitivo dell’azienda".

E’ il presidente della Cooperativa Trafocoop ed ex dipendente di Trafomec, Federico Malizia, a fornire ulteriori dettagli dell’importante operazione: "Il favore dell’Assessore Fioroni, emerso chiaramente nel corso del Tavolo di Crisi, ha dato coraggio a tutti noi soci – ha detto – e risposta ai nostri sacrifici, oltre che solide basi ad un progetto imprenditoriale cooperativo".

"Non secondaria – prosegue Malizia – è stata la disponibilità del presidente della Vetreria Cooperativa Piegarese, Bruno Gallo, proprietaria degli immobili, manifestata al Consiglio d’Amministrazione della Trafocoop nei precedenti incontri che sono stati anche molto utili a tutti noi per meglio assimilare gli autentici valori cooperativi incarnati dallo stesso".

Sulla vicenda interviene anche il presidente regionale di Confcooperative, Carlo Di Somma: "Ora i tempi stringono: il 6 febbraio scade e la start up costituita da ex dipendenti vorrebbe poter essere messa nelle condizioni – aggiunge –di poter riprendere la produzione entro e non oltre il mese di febbraio, sostanzialmente ricollocando subito trentuno lavoratori con l’impegno di migliorare l’occupazione appena le condizioni lo permetteranno".