REDAZIONE UMBRIA

"Gli asintomatici? Malati immaginari"

Castel Ritaldi: il vicesindaco Scarponi fa satira sul Covid e scoppia la bagarre. "Non condvido le scelte del Governo"

"Maestra, cos’è un asintomatico? Il malato immaginario che serve al governo". Sono le parole della vignetta di “satira politica“ postata dal vicesindaco di Castel Ritaldi, Fabio Scarponi, della Lega, che hanno sollevato un lunga serie di reazioni sia da parte dei cittadini del piccolo comune umbro, sia da parte degli esponenti politici di opposizione. "Un asintomatico – scrive il signor Angelo Di Giacomo, residente a Castel Ritaldi – potrebbe tranquillamente contagiare una persona anziana che potrebbe anche morire. È inutile che il sindaco predichi attenzione e cautela se poi vengono pubblicate certe vignette".

Ad intervenire sulla vicenda sono gli esponenti di opposizione della lista “Siamo Castel Ritalidi“ che chiedono alla sindaco Elisa Sabbatini di fare chiarezza sull’episodio e non escludono l’ipotesi di chiedere, in un secondo momento, le dimissioni del vicesindaco. "Non è possibile sminuire un problema serio come quello della pandemia che sta interessando tutto il mondo – afferma l’esponente di opposizione Luca Terenzi –. Il vicesindaco ricopre un ruolo istituzionale e deve mantenere un profilo più moderato e di responsabilità. Ciò non significa che possa avere la sua idea a proposito della gestione dell’emergenza Covid, ma non si può pensare di essere costantemente in campagna elettorale. La sindaco Sabbatini si è più volte appellata ai cittadini chiedendo di fare attenzione e di rispettare le disposizione anticontagio. Ora vorremmo capire cosa ne pensa del contenuto della vignetta postata da un rappresentante della sua giunta".

Il primo a dare risposte agli esponenti di opposizione è lo stesso vicesindaco Fabio Scarponi, che critica le scelte del Governo relativamente alle misure anti-Covid. "Ho postato la vignetta sulla mia pagina personale ed ho sbagliato a rispondere ai commenti – afferma Scarponi –. Ci stiamo preoccupando di rispettare tutta una serie di prescrizioni per poter permettere la riapertura delle scuole in sicurezza, poi gli stessi giovani studenti sono gli stessi che il pomeriggio giocano in piazza fino alle 18 senza la mascherina. Per la scuola si prendono tutte le precauzioni possibili poi però nei pulmini gli studenti vengono considerati congiunti. È giusto stare attenti, ma non possiamo farci prendere in giro. La mia comunque era una vignetta di satira politica, non sminuisco il problema, ma ci sono alcune decisioni da parte del Governo cambiate e ricambiate più volte che assolutamente non condivido".

Daniele Minni