
Gestione Ufficio di cittadinanza. È lite con Todi
MARSCIANO – È scontro con il Comune di Todi che decide di ricorrere al Tar su una vicenda, vecchia di oltre dieci anni, relativa alla gestione dell’ufficio di cittadinanza da parte della Zona sociale n. 4. Intervengono le forze politiche di minoranza che siedono in Consiglio comunale e interviene l’amministrazione comunale di Marsciano, comune capofila della zona, chiamato in causa. "Si tratta di una questione – afferma – che ha origine quando era in carica la prima amministrazione guidata dal sindaco Todini (2009-2014). All’attuale amministrazione di Marsciano la problematica è stata formalmente sottoposta dal Comune di Todi, tramite legale, a maggio del 2023. Ci siamo, quindi, resi subito disponibili a confronti e approfondimenti con il supporto di tecnici e uffici competenti, con l’auspicio di fare chiarezza e provare a percorrere la via di una risoluzione amichevole dell’eventuale controversia. A seguito degli approfondimenti fatti e della documentazione in suo possesso, il Comune di Marsciano ha potuto rappresentare uno stato dei fatti tale per cui era da ritenersi superata la questione sollevata da Todi, perché infondata. Allo stesso tempo è stato chiesto a Todi di produrre documentazione a sostegno della propria richiesta. Documentazione che, tuttavia, fino ad oggi non è pervenuta al Comune capofila". In base agli accertamenti e alle verifiche fatte dal Comune di Marsciano, quindi, la posizione del Comune di Todi, che ritiene di dover recuperare somme per un importo massimo presunto di 350mila euro, non trova fondamento. "Lo stesso Ente, in termini di contenimento della spesa, per la risoluzione della presunta controversia – aggiunge il sindaco - poteva avvalersi di un arbitrato stragiudiziale con la presenza della Regione Umbria, come previsto dalla Convenzione per la funzione della gestione associata della Zona sociale". s.f.