
Governo gialloverde o giallorosso che sia, la musica non cambia. Anche il ’’Conte due’’ dà parere positivo al contestatissimo progetto per lo sfruttamento dell’energia geotermica nella piana dell’Alfina ed ora si tratta di una approvazione pressochè definitiva dopo il primo disco verde che la società Itw Lkw Geotermia Italia Spa aveva ottenuto nell’estate dello scorso anno. Il ministro dello Sviluppo economico Stefano Patuanelli ha infatti rilasciato, di concerto con il ministero dell’Ambiente, il decreto di permesso di ricerca geotermico che aveva chiesto la società guidata dal manager Diego Righini.
A pronunciarsi in ultima istanza dovrà adesso essere direttamente il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, ma si tratta di un passaggio ritenuto più formale che sostanziale. La notizia è scaturita dalla risposta che lo stesso Patuanelli ha fornito in aula al senatore viterbese di Forza Italia Stefano Battistoni. La Regione Umbria non ha sottoscritto l’intesa con il ministero, ma questa posizione non ostacola la procedura di approvazione. Il progetto era stato oggetto di una Valutazione dell’impatto ambientale che si era conclusa nel 2015 con l’emanazione del decreto positivo di compatibilità ambientale dello stesso ministero dell’Ambiente, di concerto con il Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo. II decreto è stato emanato sulla base dei pareri favorevoli della Commissione tecnica di verifica dell’impatto ambientale Via e Vas del 2014 e del Mibact. In questo decreto sono anche considerati il parere interlocutorio della Regione Umbria e il parere favorevole della Regione Lazio novembre 2014. "Il decreto di Via – spiega il ministro Patuanelli – è corredato di un quadro prescrittivo articolato e puntuale che tiene conto di tutti gli aspetti ambientali caratterizzanti il progetto tra i quali quelli relativi alla micro-sismicità. Ad ogni modo, a seguito della mancata intesa da parte della Regione Umbria, il procedimento è stato rimesso alla presidenza del Consiglio dei ministri".
Contro l’impianto pilota della geotermia hanno combattuto per anni oltre una ventina di Comuni nella zona a cavallo tra Umbria e Lazio e c’è stata una mobilitazione nata in origine dai circoli ambientalisti, ma poi condivisa da centinaia di cittadini i quali hanno promosso petizioni, proteste, convegni e manifestazioni. Una vera e propria sollevazione che adesso potrebbe essere sconfitta dalla decisione finale del Governo, attesa per le prossime settimane a meno che Giuseppe Conte non decida di bloccare tutto, smentendo l’intera procedura legata alle varie autorizzazioni concesse finora all’azienda.
Cla.Lat.