Geotermia, bocciato anche il progetto di Castel Giorgio

Allo stop per Torre Alfina si aggiunge adesso il ’’no’’ arrivato dal Tribunale amministrativo del Lazio

A pochi giorni di distanza dalla sentenza del Consiglio di Stato che ha bocciato il progetto per la realizzazione dell’impianto di Torre Alfina per lo sfruttamento dell’energia geotermica, adesso anche il Tribunale amministrativo del Lazio ha fatto lo stesso con quello che si voleva realizzare a Castel Giorgo. La sentenza corona anni di lotte ambientaliste, ma anche un impegno serrato da parte di una ventina di sindaci del territorio che hanno sempre avversato l’iniziativa dell’azienda Tw Lkw Geotermia Italia. Il manager dell’azienda, Diego Righini, annuncia ricorso. "La sentenza del Tar Lazio sull’impianto geotermo elettrico di Castel Giorgio è una palese forzatura dei giudici amministrativi nella pretesa di impedire la realizzazione del progetto per una mancata intesa della Regione – dice – il fatto sarà discusso durante il ricorso al Consiglio di Stato nel prossimo autunno. Restiamo fiduciosi e proseguiamo nelle attività sui piani di monitoraggio, rinviando la realizzazione del progetto al 2022.

Le imprese del territorio costituite nel "Tavolo dello sviluppo del quadrante sud-ovest dell’Umbria" riunitosi il 3 marzo 2020 ad Orvieto, perdono un’opportunità di lavoro ed una possibilità di sviluppo immediato per uscire dalla crisi della pandemia, questo progetto resta incompiuto, per ora, esattamente come sono fermi i progetti del termovalorizzatore di Terni, dell’acciaierie di Terni Ast, delle ex caserma Piave di Orvieto e della complanare di Orvieto".