
Gemma: "Tra gli obiettivi c’è il sostegno ai giovani"
TREVI – Innovazione, efficienza amministrativa, sviluppo del territorio e partecipazione dei cittadini. Sono alcune delle priorità che hanno caratterizzato il primo ‘faccia a faccia’ tra il candidato sindaco Ferdinando Gemma, della lista "Uniti per Trevi", e i cittadini elettori. Un esordio, quello del candidato sindaco, salutato dagli applausi dei numerosi presenti. Tanto che Gemma, nonostante l’esperienza accumulata nei tanti convegni che lo hanno visto protagonista per conto di Consip (di cui è funzionario da oltre 20 anni), non ha nascosto un pizzico di commozione. Applausi che hanno accompagnato anche l’illustrazion del suo programma, finalizzato "a dare risposte concrete ai cittadini, alle imprese e aziende – ha spiegato Gemma – per una maggiore interconnessione tra imprese e amministrazione, unapianificazione degli interventi per valorizzare il territorio e le sue unicità mantenendo al centro di ogni progetto chi decide di investire e credere nella città. Uniti per Trevi – ha aggiunto si propone per essere il cambiamento, per riqualificare spazi, restituire la funzionalità ad impianti sportivi; sono convinto che i giovani debbano tornare ad essere la linfa vitale di Trevi e per questo attraverso la Consulta dei giovani intendiamo porre in essere politiche dirette ad agevolare chi sceglie di vivere nel nostro comune. Gli obiettivi da raggiungere sono numerosi ma lavorando con passione, uniti saremo in grado ridare a Trevi quel ruolo di protagonista che merita". La lista dei candidati raccoglie professionalità della società civile tra sport e associazionismo, mondo delle imprese, delle pubbliche amministrazioni. Proposte e programma hanno trovato appoggio nell’area di centrodestra, tanto che alla presentazione della lista Uniti per Trevi sono intervenuti anche il senatore Franco Zaffini, l’onorevole Virgilio Caparvi, il presidente dell’assemblea legislativa Marco Squarta, i sindaci di Perugia Andrea Romizi e di Foligno Stefano Zuccarini, l’ex parlamentare Domenico Benedetti Valentini.
Carlo Luccioni