Fontivegge, alta tensione Pomeriggio da brividi

Il racconto sui social di un residente che aveva raccolto la segnalazione di una nuova attività di spaccio nel quartiere. È stato inseguito tra i palazzi .

Fontivegge, alta tensione  Pomeriggio da brividi
Fontivegge, alta tensione Pomeriggio da brividi

Un pomeriggio ad alta tensione tra i palazzi di via Mario Angeloni. Minacce e intimidazioni per la sola “colpa“ di passare dove non si dovrebbe o dove, più semplicemente, si dovrebbe transitare senza guardarsi troppo in giro. A meno che non si sia interessati a un certo tipo di acquisto. La denuncia di quanto accaduto a un residente del quartiere arriva dal gruppo social “Progetto Fontivegge“, una comunità non solo virtuale (è su Facebook) che da tempo si batte per il recupero di questa zona della città. Una zona “calda“ dove ci si confronta quotidianamente con lo spaccio di droga e tutte le problematiche che alla compravendita di stupefacenti sono chiaramente connesse. Nel racconto riportato dal gruppo, si parla di un residente che aveva raccolto la segnalazione di una rinnovata attività di spaccio in un preciso punto del quartiere.

Il residente, a quel punto, sarebbe andato a verificare, cercando di passare per un itinerario che non destasse sospetti. Passando tra i palazzi lungo i vicoletti interni, il residente ha raggiunto il punto indicato ma si è trovato di fronte alcuni soggetti, forse spacciatori, che hanno iniziato a insultarlo, quindi a minacciarlo, fino a tentare di aggredirlo.

A quel punto, secondo il racconto di “Progetto Fontivegge“, il cittadino avrebbe cercato di dileguarsi rapidamente, evitando ovviamente di farsi raggiungere da chi lo minacciava in modo sempre più pressante. Ma mentre cercava di andarsene in maniera più rapida possibile, il residente si è reso conto che lo stavano seguendo.

Ha cercato, quindi, di prendere sempre più le distanze, accelerando ancora il passo, ha evitato di essere aggredito probabilmente solo per il fatto che altre persone si sono trovate in mezzo a questa sorta di “inseguimento“.

Insomma, la comparsa di eventuali testimoni avrebbe dissuaso i potenziali aggressori.

"Si tratta soltanto dell’ultima di una serie di segnalazioni che giungono a ’Progetto Fontivegge’ da almeno sei mesi a questa parte, a dimostrazione di una nuova pericolosa ondata di spaccio, presumibilmente legata a nuovi recenti arrivi nel quartiere", si legge sulla pgina Facebook del gruppo.