
Flop delle “sinistre“ Il doppio candidato punisce Pd e M5S Ancora all’opposizione
Flop a sinistra. Il primo turno delle comunali, con il ballottaggio tra Orlando Masselli del centrodestra e Stefano Bandecchi, che di sinistra certamente non è, ripropone lo psicodramma elettorale di uno schieramento che, presentandosi disunito, conta un’altra sconfitta. "Chi ha sbattuto la porta in faccia alla nostra proposta di contratto per un’alleanza di governo progressista per l’Umbria ha disegnato la traiettoria che vedrà le amministrative del 2024 e le regionali come la riedizione di quanto accaduto a Terni. Le forze politiche alternative alla destra hanno perso, se fossero andate unite avrebbero vinto ovunque", tuona Thomas De Luca, coordinatore regionale del M5S. "Terni ha aperto sempre i cicli della politica umbra e il risultato che abbiamo davanti è una partita tutta interna alla destra che vedrà l’opposizione ridotta a quattro consiglieri – continua De Luca –. Chi ci accusava di sopravvalutare Bandecchi gli ha consegnato la città senza neanche combattere, forse era questo l’obiettivo?".
E’ costretto ad ammettere la delusione del risultato Claudio Fiorelli, candidato sindaco del Polo alternativo (M5S, Bella Ciao, Terni Conta): "Abbiamo cercato di offrire alla città un progetto credibile in netta discontinuità con il passato. Purtroppo ci siamo ritrovati a fare i conti con una campagna elettorale anomala, dove sono state spese risorse economiche senza precedenti da un singolo candidato (il riferimento è ovviamente a Bandecchi ndr)". "Tutte le forze politiche escono con i valori percentuali stravolti rispetto al dato delle ultime elezioni – continua Fiorelli – segno di quanto la variabile Bandecchi non renda misurabile il reale peso dei vari schieramenti per i prossimi impegni elettorali. In attesa dei risultati definitivi fin da ora intendo congratularmi con i candidati chiamati ad affrontare il prossimo ballottaggio. Noi faremo la nostra parte sempre e comunque a difesa della città. In questa campagna elettorale sono state fatte tante promesse, aspettiamo di vederne l’esito".
Fa i conti con la sconfitta anche Josè Kenny, candidato sindaco del Pd e delle liste Innovare per Terni e Civici-Verdi–Sinistra: "Prendiamo atto dell’esito di una corsa che non ha premiato la nostra proposta, escludendoci dal secondo turno. Sentiamo comunque di aver gettato i semi di un progetto alternativo sia alle destre che ai populismi. Lo continueremo a coltivare dai banchi dell’opposizione e tra la gente. In Consiglio comunale saremo un pungolo per l’amministrazione comunale, portatori delle istanze dei cittadini che hanno bisogno di risposte sul futuro della città, a partire dalla sanità e l’industria, la transizione ecologica e il decoro urbano". "Saremo il megafono dei ternani e cercheremo di mettere al centro della nostra attività a Palazzo Spada tutto quello che servirà, nel ruolo che i cittadini ci hanno attribuito, per lavorare per il bene della città", aggiunge Kenny.
Ste.Cin.
AnnA