Flaminia, riqualificazione in panne I cantieri promessi non arrivano

I commercianti che hanno le attività nel tratto compreso tra Spoleto e Terni sollecitano interventi urgenti

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Che fine ha fatto il piano di riqualificazione della strada statale Flaminia nel tratto tra Spoleto e Terni? A chiederlo sono gli operatori del commercio che operano su quel tratto di strada che unisce due delle maggiori città dell’Umbria. È passato un anno da quanto l’assessore regionale ai trasporti Enrico Melasecche annunciò che lo studio di progettazione dei primi cinque progetti erano stati consegnati all’Anas e che l’inizio scaglionato dei primi cantieri era previsto per la primavera 2022. Ebbene nessun cantiere ha avuto esito con la strada che rimane pericolosissima a causa dell’elevato traffico ma soprattutto a causa del transito dei mezzi pesanti che costringe gli automobilisti ad impegnare anche 40 minuti per percorrere poco più di 20 km.

I progetti per l’intervento di riqualificazione sono cinque: Intersezione di Montebibico, centro abitato di Testaccio, Rotatoria Spoleto sud, Intersezione ponte in muratura (il progetto prevede l’allargamento dello svincolo di collegamento tra la strada proveniente dalla località Mustaiole e la Flaminia in corrispondenza del ponte sul torrente Tessino. Quindi nuovo ponte a valle di quello esistente, a campata unica costituito da travi in acciaio" e in ultimo l’allargamento in curva dal km 105+400 al km 106+700.

I cinque interventi richiederebbero un finanziamento di 9 milioni di euro, ma ad oggi è tutto fermo al palo. Sulla rotatoria dello svincolo sud sono sorti diversi problemi perché l’area in questione risulta essere area di scavi archeologici.