SILVIA ANGELICI
Cronaca

Fine vita, parte la raccolta firme: "Libertà di scelta con Laura Santi"

Giovedì 15 in piazza della Repubblica il lancio della campagna per la legge d’iniziativa popolare

Laura Santi e il marito Stefano Massoli

Laura Santi e il marito Stefano Massoli

Anche la città dell’acciaio è pronta a mobilitarsi per il fine vita, a fianco della giornalista perugina Laura Santi, affetta da sclerosi multipla progressiva. Giovedì 15 maggio Marco Cappato dell’associazione Luca Coscioni sarà infatti a Terni per il lancio della campagna “Liberi subito con Laura Santi”. In questa occasione partirà la raccolta firme per il progetto di legge di iniziativa popolare che anche in Umbria, come in Toscana, ha l’obiettivo di disciplinare tempi e modalità del diritto al suicidio assistito per trasformarlo in un diritto effettivo.

L’appuntamento è alle 18 in piazza della Repubblica dove sarà allestito un gazebo per la raccolte delle firme. A introdurre l’intervento di Cappato, l’avvocato Alessandro Gentiletti, della Coscioni di Terni. "La nostra - spiega - è fra le prime città dove fu proposto, da molte associazioni e cittadini, il registro del testamento biologico; è la città dove un comitato trasversale si è costituito in difesa delle libertà accogliendo Beppino Englaro; è la città dove oltre seimila ternani, soprattutto giovani, firmarono per il referendum per l’eutanasia legale. È una città dove da sempre batte forte il cuore dei diritti. Che il tour per la campagna di sottoscrizione per la Regione Umbria faccia tappa a Terni è quindi un riconoscimento importante per la nostra città".

L’importanza di dotarsi di un dettato normativo in materia è stata spiegata da Laura Santi in più di un’occasione. "Serve al più presto – ricorda l’attivista - una legge regionale che disciplini le modalità applicative del diritto al suicidio assistito, ormai riconosciuto dalla nostra Corte costituzionale. Un diritto che è ancora difficile se non impossibile esercitare, come ci ha ricordato proprio in questi giorni la nostra consigliera generale Laura Santi. Per questo le Regioni, che hanno competenza in materia sanitaria, devono attivarsi e fare la loro parte, approvando norme che diano attuazione al diritto di tutti i cittadini. Se la politica non si muove tocca a noi attivarci, per presentare una proposta di legge di iniziativa popolare".

Nei giorni scorsi, con l’aggravarsi della malattia, la stessa Santi in un post sui social aveva annunciato di aver preso contatti con la Svizzera "dal momento che nella sua regione, l’Umbria, finora le è stato impossibile accedere alle procedure per il fine vita, nonostante ne abbia diritto".