All’appello disperato di Laura Santi - la giornalista perugina affetta da sclerosi multipla progressiva che chiede di poter accedere al fine vita quando lo riterrà necessario, altrimenti la decisione di prendere contatti con la Svizzera - segue oggi una comunicazione dell’associazione Luca Coscioni che porta qualche schiarita sull’orizzonte di chi sta lottando per ottenere l’accesso al suicidio assistito. Il Comitato “Liberi tutti“, che è il nome della campagna, annuncia infatti la partenza anche in Umbria della raccolta firme per una legge regionale che disciplini le modalità applicative del diritto al suicidio assistito, ormai riconosciuto dalla nostra Corte costituzionale.
"Un diritto - spiega l’associazione - che è ancora difficile se non impossibile esercitare, come ci ha ricordato proprio in questi giorni la nostra consigliera generale Laura Santi. Per questo le Regioni, che hanno competenza in materia sanitaria, devono attivarsi e fare la loro parte, approvando norme che diano attuazione al diritto di tutti i cittadini. Se la politica non si muove tocca a noi attivarci, per presentare una proposta di legge di iniziativa popolare. Inizieremo già nei prossimi giorni a raccogliere le firme, ad organizzare banchetti ed iniziative pubbliche anche con Marco Cappato". Obiettivo è di arrivare almeno alle 3 mila sottoscrizioni. "Il suicidio medicalmente assistito è già ormai un diritto costituzionale, ma serve una legge che alla fine va a tutelare non solo il malato ma anche l’operatore sanitario", dice la Coscioni. Chi vuole saperne di più e partecipare consapevolmente all’organizzazione della campagna di raccolta firme può consultare il sito liberisubito.it
Silvia Angelici