
La storia della Banca Popolare di Spoleto diventa argomento di studi universitari. Il 22enne spoletino Filippo Proietti (foto) si è laureato in Economia e Management presso l’università Luis Guido Carli di Roma, con una tesi che ripercorre la storia dell’istituto di credito cittadino dalla fondazione, nel 1895 con il primo Presidente Giulio Cesari, fino alla recente vicenda del commissariamento e del passaggio definitivo a Banca Desio. Il caso ha voluto che il giovane studente si ritrovasse in commissione, tra i professori membri, anche l’ex direttore generale della banca spoletina, Alfredo Pallini, profondo conoscitore delle vicende recenti. Dopo l’introduzione sulle crisi finanziarie della storia e le crisi bancarie del mercato italiano, Proietti entra nel vivo dell’argomento. La Bps poteva essere salvata? Alla fine è impossibile dare una risposta, ma un capitolo della tesi mette in luce aspetti che non sono mai stati chiariti. Si parte dal commissariamento del 2013 e, attraversando la fase di amministrazione straordinaria, si arriva al passaggio finale al gruppo di Banca Desio. Un passaggio che è costato caro ai soci della banca spoletina, perché 5 azioni BPS si sono trasformate in una azione Desio. I dati inoltre dimostrano che nello stesso periodo c’erano altre banche con situazioni debitorie più gravi di quella spoletina, non oggetto di provvedmenti di Banca Italia. Interrogativi questi a cui non verrà mai data risposta, ma che hanno dato l’opportunità ad un giovane di ripercorrere un pezzo importante della storia della città. Il suo sogno ora è quello di poter lavorare nel settore bancario. Dopo la laurea sono arrivati anche i complimenti dell’ex presidente Bps, Giovanni Antonini.
Daniele Minni