
Prendere esempio da San Benedetto e dalla sua vicenda umana e spirituale per ritrovare un nuovo ordine morale sia sul piano personale che, di riflesso, all’interno della società in maniera da inseguire e praticare, a livello individuale e collettivo, valori veri ed autentici. E’ l’invito formulato dal vescovo della diocesi di Gubbio Luciano Paolucci Bedini durante l’omelia pronunciata in occasione della santa messa officiata ieri, festa di S. Benedetto, proclamato nel 1968 da Papa Paolo VI Patrono degli Speleologi, in una località del Monte Cucco, che per gli speleologi rappresenta una miniera affascinante di studi e di scoperte. Nella circostanza si è rinnovata per l’undicesima volta una delle più suggestive iniziative della diocesi eugubina: la celebrazione di una solenne funzione religiosa in una località del massiccio del Monte Cucco, una risorsa naturalistico-ambientale del comprensorio eugubino. Questa volta, per difficoltà logistico-organizzative legate alla pandemia, in alternativa alla "Sala Cattedrale" del celebre complesso ipogeo, è stata scelta l’altrettanto affascinante "Grotta di S.Agnese". Un grande riparo naturale sotto la roccia che si apre a Pian delle Macinare. Alla cerimonia, concelebrata con don Marco Cardoni ed al parroco don Nando Dormi, hanno partecipato tra gli altro il sindaco di Costacciaro Andrea Capponi, il presidente della comunanza Natale Vergari.