FdI punta a diventare primo partito "Ci servono trecentomila voti"

Zaffini e Prisco lanciano l’offensiva: "Un obiettivo ambizioso, dobbiamo trascinare la coalizione". Liste, confermato Guidi. E per un gioco d’incastri anche Squarta e Pace potrebbero entrare in Parlamento

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"Ora iniziamo a lavorare per fare di Fratelli d’Italia il primo partito in Umbria dopo che i sondaggi ci danno come primo in Italia". I parlamentari uscenti e ora ricandidati Franco Zaffini, candidato all’uninominale del Senato e coordinatore regionale del partito, ed Emanuele Prisco, capolista per il plurinominale della Camera, non si nascondono. Capitano e vicecapitano della squadra di Giorgia Meloni in Umbria presentano la lista del partito per le prossime elezioni politiche non senza ambizioni. "Siamo pronti a questa sfida - ha detto Zaffini - e ci siamo dati un obiettivo molto ambizioso e storico per l’Umbria, quello di guidare e trainare la coalizione alla soglia dei 300 mila voti di umbri che scelgono il centrodestra per essere rappresentati nel prossimo Governo nazionale".

"La composizione delle liste è sempre un momento particolarmente delicato - ha detto ancora Zaffini - ma sono soddisfatto per come è venuta fuori questa sintesi, visto che ci presentiamo con candidati rappresentativi dell’intero territorio regionale e siamo riusciti a rappresentare tutto il partito". Anche Prisco ha espresso soddisfazione per le scelte fatte. "Una lista qualificata - ha commentato - che oltre ai parlamentari uscenti è arricchita dalla presenza dell’ex ministro Antonio Guidi che ci aveva già accompagnato nella scorsa campagna elettorale, anche per dare un segnale a due tematiche a noi care come famiglia e sociale, di consiglieri regionali, di un assessore del comune di Perugia, e con Chiara La Porta, responsabile nazionale dei giovani del partito, come riconoscimento alla grandissima attività del mondo giovanile in Umbria".

Tra le ricette del programma del centrodestra su cui FdI punterà c’è la riduzione delle tasse. "Va bloccata l’aggressione fiscale su chi lavora - ha sollecitato Prisco -, perché è sì giusto pagare tasse giuste ma è sbagliato trattare i cittadini come se di principio fossero degli evasori. Bisogna ricostituire un rapporto di fiducia tra Stato e cittadino".

Quanto alle liste, FdI è riuscito in un gioco di incastri per poter eleggere più rappresentanti possibile: Marco Squarta (presidente del Consiglio regionale) ha ottime possibilità ad esempio. Lui è terzo alla Camera dietro Prisco e La Porta che è però candidata anche in Toscana in un posto sicuro. Poi c’è Eleonora Pace: la consigliera regionale sarà quarta alla Camera dietro Squarta ma correrà anche in Campania in un posto in cui è altamente probabile che scatti l’elezione (scelta che ha scatenato l’ira dei militanti campani di FdI). Tutto ciò è frutto di una legge elettorale assurda per cui i parlamentari li scelgono i pariti e non i cittadini. Se Squarta e Pace prendessero la via di Roma al loro posto in regione andranno Michela Sciurpa (amministratrice unica di quella Sviluppumbria che si avvia verso la fusione con Gepafin) e l’assessore del Comune di Terni Elena Proietti.