FdI, "La questione dell'incompatibilità non è stata sollevata dall'opposizione"

Il gruppo consiliare di FdI contesta l'esultanza del sindaco e del vicesindaco per un'ordinanza di un Tribunale di Grosseto, sostenendo che la presunta incompatibilità non è stata sollevata dall'opposizione. La Lega sottolinea che il caso di Grosseto non è paragonabile a quello di Terni.

Il gruppo consiliare di FdI contro "l’esultanza" del sindaco Stefano Bandecchi e del vice Riccardo Corridore per l’ordinanza del Tribunale di Grosseto che, trattando un fatto analogo, avrebbe risolto la presunta incompatibilità del primo cittadino. "La questione dell’incompatibilità non è stata sollevata dall’opposizione ma dal segretario comunale, confermata peraltro dal parere del Ministero dell’Interno richiesto dal prefetto – sottolinea FdI –. In data 25 agosto Corridore e Bandecchi scoprono l’ordinanza del Tribunale di Grosseto, sostengono di aver avuto sempre ragione e che ‘per colpa dell’opposizione’ Bandecchi è stato costretto a vendere la Ternana e a dimettersi dalle cariche di presidente dell’Unicusano e della Ternana. Se Bandecchi fosse stato così convinto della tesi del suo avvocato difensore, nonché vicesindaco, perché non ha mantenuto la sua posizione? Perché prima si è dimesso e poi ha venduto la Ternana? L ’avvocato Corridore ha scoperto l’ordinanza fuori tempo massimo". Per il segretario della Lega, Devid Maggiora, "il caso di Grosseto non è paragonabile a quello di Terni". "Se Bandecchi ha ceduto la proprietà della Ternana e ha abbandonato il progetto di stadio, clinica privata e Ternanello, la colpa è la sua - continua _. L’ordinanza, peraltro, risale al 2022".