REDAZIONE UMBRIA

Falsa testimonianza: sei posizioni al vaglio

Dopo la sentenza di mercoledì a Perugia, alcune posizioni rimangono da definire: Maria Cristina Conte e Luca Barberini dovranno affrontare nuovi procedimenti, così come potrebbero farlo sei testimoni per falsa testimonianza. La vicenda della "concorsopoli in sanità" si prospetta ancora lunga e complessa.

Falsa testimonianza: sei posizioni al vaglio

Dopo la sentenza di mercoledì, restano alcune posizioni da definire. Quella di Maria Cristina Conte i cui atti sono stati rimandati ai pm dai giudici che hanno ravvisato la nullità della richiesta di rinvio a giudizio e degli atti successivi. E come per lei, anche per l’ex assessore Luca Barberini, in relazione a un capo di imputazione nel quale gli viene contestato l’abuso d’ufficio. Un procedimento distinto si dovrà concludere anche per l’ex direttore generale dell’Azienda ospedaliera, Emilio Duca, la cui posizione, su richiesta del difensore Francesco Falcinelli, è stata stralciata per motivi di salute dell’imputato.

Allo stesso modo, potrebbero aprirsi nuovi procedimenti per l’ipotesi di falsa testimonianza. Sono sei le persone per le quali il secondo collegio del tribunale di Perugia ha trasmesso gli atti alla Procura della Repubblica. Sono relativi a testimoni chiamati in aula a rispondere e tenuti a dire la verità.

Si tratta in alcuni casi dei presunti beneficiari delle raccomandazioni o di presunti intermediari, di persone che, secondo la ricostruzione dell’accusa, avrebbero avuto un qualche ruolo nella presunta gestione illecita dei concorsi, come suggeritori o beneficiari più o meno diretti. Il presunto illecito di falsa testimonianza si sarebbe consumato nel corso del dibattimento, quando sono stati chiamati a deporre in aula di fronte al secondo collegio. Ora potrebbero rischiare a loro volta di tornare in aula, ma questa volta nel ruolo di imputati. Di conseguenza, anche per questa ragione e per eventuali nuovi "filoni" la vicenda della cosiddetta concorsopoli in sanità è destinata a proseguire.