Esame “farsa“ di Suarez Olivieri risponde ai pm

L’ex direttore generale dell’Università per Stranieri aveva chiesto un nuovo confronto con i sostituti procuratori Abbritti e Mocetti

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Perugia

Ha risposto a tutte le domande l’ex direttore generale dell’Università per Stranieri, Simone Olivieri, finito al centro dello scandalo sull’esame “farsa“ di Suarez e ancora sospeso dall’incarico per ordine del giudice nell’ambito dell’indagine avviata dalla procura di Perugia per falso e rivelazione di segreti d’ufficio.

Dopo la chiusura delle indagini preliminari - notificata nelle settimane scorse anche all’avvocato della Juve Maria Cesarina Turco, alla ex rettrice Giuliana Greco Bolli e alla professoressa Stefania Spina -, Olivieri ha chiesto un nuovo confronto con i sostituti procuratori Paolo Abbritti e Gianpaolo Mocetti che hanno coordinato le indagini delle fiamme gialle.

L’interrogatorio si è svolto ieri pomeriggio, alla presenza dell’avvocato difensore Francesco Falcinelli. La vicenda è legata all’esame per la certificazione linguistica B1 ottenuta dal bomber uruguaiano Luis Suarez (era in procinto di passare alla Juventus), in particolare all’istituzione della sessione straordinaria d’esame del 17 settembre scorso, che i pubblici ufficiali sostennero fosse stata dettata da esigenze legate alla pandemia.

Una data straordinaria decisa, invece, secondo la procura di Perugia, solo per consentire al calciatore di ottenere "nei tempi richiesti dal club bianconero e all’esito di una fittizia procedura di esame, la certificazione linguistica" propedeutica all’ottenimento della cittadinanza italiana.

A cinque giorni dall’esame di lingua italiana che doveva sostenere all’Università per Stranieri, Suarez ricevette un file con l’interno svolgimento della prova rivelata in anticipo. Furono i militari della finanza a confrontare il pdf con quello effettivamente propinato durante l’esame intercettato dalle telecamere, davanti alla commissione dell’Università per Stranieri.

Al calciatore venne poi rilasciata l’attestazione nonostante "non spiccica na parola", "non coniuga i verbi" e "parla all’infinito", disse la professoressa Spina intercettata. L’inchiesta che ha travolto i vertici dell’UniStra e portato alle dimissioni della rettrice Giuliana Greco Bolli, si è chiusa nelle scorse settimane. Nei prossimi giorni sarà sentita anche l’avvocato della Juve, Maria Turco, che ha chiesto di essere interrogata dopo la notifica dell’avviso di conclusione delle indagini.

VS