Seconda richiesta di inchiesta pubblica, come previsto dall’articolo 24 bis del Codice dell’ambiente, sul progetto di impianto eolico industriale denominato ‘Fondi e Collecroce’, da realizzare tra Foligno, Nocera Umbra e Serravalle di Chienti. La Seconda commissione del Comune di Foligno, coordinata dal consigliere comunale Nicola Badiali, si riunirà oggi per discutere il punto e far partire il procedimento che dovrà passare poi per il consiglio comunale. Massima assise che si era già espressa su un altro impianto, quello di Monte Burano, presentato dall’azienda Rwe, per il quale è partita la richiesta di Inchiesta pubblica al Ministero. Il tema è delicato e molto sentito dai cittadini che si trovano di fronte ad un assalto di progetti di impianti industriali. Il sindaco Stefano Zuccarini era intervenuto per ribadire la propria contrarietà ad impianti industriali in luoghi sensibili.
Il territorio umbro, stando ai progetti presentati dal 2021 ad oggi, sarebbe interessato dall’installazione di 76 turbine, di cui 69 nella zona dell’appennino umbro marchigiano, tutte alte tra i 180 e i 200 metri. "Un vero assalto", è il pensiero di molti cittadini spaventati dalle conseguenze che potrebbe avere il via libera a tutti questi impianti. Il progetto interessato dalla seconda inchiesta pubblica conta 10 aerogeneratori, 10 in quello tra Trevi – Sellano – Foligno di Lucky wind e in fase di verifica tecnica. Altri 10 quello di Rwe, oggetto della prima ‘inchiesta pubblica’. Poi ci sono quelli delle Marche nella zona ad immediato ridosso di Colfiorito, Popola e Cesi, frazioni montane di Foligno: 20 di Area MC1, 10 per quello di Wind Energy Monte Cavallo, cui si aggiungono quello Fri-El Impianto Monte Busseto di Nocera e Valtopina (10), e di VSE Impianto Pormaiore (4), Nocera Umbra. Nei giorni scorsi poi, in un convegno sul tema che si è svolto a Perugia, è emerso che ci sono altri due impianti che interessano Foligno, il cui progetto è stato presentato in Regione, essendo sotto i 30 megawatt, ma poi archiviati per carenze procedimentali ovvero mancanza di documenti.
Progetti che, potenzialmente, potrebbero essere ripresentati e integrati e quindi andare a rimpinguare il già cospicuo numero di pale da portare sul territorio. Si tratterebbe dell’impianto ‘Energie della valle’ per Nocera, Valtopina e Foligno e poi l’impianto ‘Volperino’, nel territorio di Foligno.