E adesso la Commissione Europea rischia di penalizzare l’Ast

Stanno per essere varate norme sfavorevoli agli acciai speciali. Nevi: "Bisogna scongiurare la . possibilità di delocalizzazioni"

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Ast (nella foto un reparto), con tutte le aziende produttrici di acciai speciali in Europa, messa all’angolo dalla Commissione europea che si appresta a varare il ‘Meccanismo di adeguamento del carbonio alla frontiera’ (Cbam), senza includervi appunto acciai inossidabili e speciali.

In sostanza l’Europa disincentiva la produzione di Co2 in Stati con norme più permissive e mette di fatto un freno alle importazioni. Il provvedimento interessa i comparti di acciaio, cemento e energia elettrica. Ma non gli acciai speciali di Ast. Da qui un’interrogazione alla Commissione del gruppo di Fi al Parlamento europeo, primo firmatario Antonio Tajani, in cui si chiede "se la Commissione intende inserire acciai inox e speciali , e più in generale ogni prodotti ad alta intensità di acciaio, nel nuovo regolamento Cbam, per evitare distorsioni di mercato?". "Condivido le preoccupazioni espresse _ commenta il deputato ternano di Fi, Raffaele Nevi _ , dopo la pubblicazione nelle ultime ore di una bozza del regolamento Cbam che sarà pubblicato il 14 luglio. Fondamentale che questo meccanismo di adeguamento del carbonio alla frontiera, comprenda anche l’acciaio inox e speciale. È importante infatti scongiurare la possibilità di delocalizzazioni che questo regolamento potrebbe generare. Presenterò interrogazione al Governo per sapere la posizione dell’Italia".

Esprimono preoccupazioni sulla questione, soprattutto per i riflessi sull’Ast, anche Federmanager Terni e il Pd umbro.