
Guardia di Finanza
Città di Castello (Perugia), 1 ottobre 2019 - Linguaggio e nomi in codice, soprannomi o alias per ordinare le dosi di droga su WhatsApp. Ricostruiti 230 episodi di spaccio e indagate tre persone, 13 quelle segnalate alla prefettura. "Biancaneve", l'operazione della Guardia di Finanza ha permesso di identificare un'organizzazione dedita allo spaccio, operante tra Città di Castello, San Giustino e Sansepolcro (Arezzo).
La droga veniva ordinata tramite WhatsApp utilizzando un linguaggio in codice e soprannomi per evitare l'identificazione. Dopo avere anticipato il denaro, i clienti ritiravano le dosi in orari e località convenuti, solitamente punti di ritrovo affollati quali parcheggi e centri commerciali. Uno degli acquirenti, nel giro di pochi mesi - secondo l'indagine -, è arrivato a spendere oltre 10mila euro per l'acquisto della droga.