Doloso l’incendio di Pozio: gravi danni. Trovati inneschi, paura per un convento

Bruciati oltre trenta ettari di bosco, dodici ore per domare i roghi. Carabinieri forestali a caccia dei colpevoli

Doloso l’incendio di Pozio: gravi danni. Trovati inneschi, paura per un convento

Doloso l’incendio di Pozio: gravi danni. Trovati inneschi, paura per un convento

Alla fine sono andati distrutti oltre 30 ettari di bosco, forse di più. Ci sono volute 12 ore di lungo lavoro da parte delle numerose squadre dei Vigili del fuoco per domare l’incendio che nella giornata di lunedì 2 ottobre ha interessato la zona di Pozio, divorando intere colline. Saranno le indagini a fare massima chiarezza sull’episodio e sono portate avanti dai Carabinieri forestali insieme ai vigili del fuoco del distaccamento di Città di Castello: non si esclude il dolo, anzi c’è più di un sospetto.

Le forze dell’ordine stanno acquisendo gli elementi del caso e analizzando i diversi punti dai quali sarebbero partite le fiamme. Fiamme che si sono propagate velocemente spinte dal vento e alimentate dalla forte siccità che ha colpito nell’ultimo periodo anche l’Altotevere. I Vigili del fuoco sono stati impiegati con diversi mezzi e hanno operato dalle 12 alla mezzanotte e trenta di lunedì; la notte scorsa in zona sono poi rimaste le squadre dell’Afor che, anche nella giornata di ieri, hanno proceduto alla bonifica dell’area devastata dalle fiamme.

Per spegnere l’incendio due Canadair hanno sorvolato per diverse ore nella giornata di lunedì rifornendosi di acqua in alcuni invasi, per poi scaricarla sopra le fiamme. Un vasto spiegamento di uomini e mezzi ha operato a lungo per domare il grosso incendio che ha riguardato la fascia compresa tra le località di Pozio, Antirata e Baucca nel comune di Città di Castello, al confine con le Marche.

Tra i punti maggiormente colpiti c’è stato quello del convento delle Monache di Pozio dove, tra le 15 e le 18.30, si sono concentrati i sorvoli dei due Canadair che hanno operato con una decina di carichi ciascuno. Solo in via precauzionale era stata sospesa la fornitura di energia elettrica in alcune aree più prossime all’incendio, ma non si è resa necessaria nessuna evacuazione. L’evento, pur nella sua grandezza e pericolosità, non ha fortunatamente provocato alcun ferito. Le fiamme nel primo pomeriggio erano visibili anche a distanza da alcuni punti di Città di Castello dove, a sera, si era sparso un forte odore di bruciato. Immediatamente sono partite le indagini del caso e l’acquisizione di alcuni elementi utili a capire l’origine di questo incendio. Per consentire le operazioni di soccorso, sono stati schierati pure gli agenti della polizia locale che hanno interdetto l’accesso alla zona con il blocco delle strade, anche secondarie, per tutta la durata dell’intervento.