
Disordini allo stadio “Curi“. Il questore Lamparelli firma il Daspo per sei tifosi
Un seggiolino lanciato verso il campo da gioco, a poca distanza dai calciatori. E poi fumogeni accesi sia nel settore ospite che in quello dei tifosi locali. Per sei il questore Fausto Lamparelli ha emesso un daspo. Sono stati individuati dalla polizia a conclusione delle indagini relative alle partite che si sono giocate allo stadio Curi il 10 settembre e il 12 novembre, nel corso delle partite di calcio Perugia - Pescara e Perugia - Gubbio. Grazie alle indagini e alla visione delle immagini del sistema di videosorveglianza nonché alle riprese effettuate dalla polizia scientifica, il personale della Digos è risalito all’identità dei tifosi presunti responsabili. La gravità delle condotte, la presenza di altri tifosi nei settori in cui sono stati accesi i fumogeni, la vicinanza ai calciatori e il pericolo per l’ordine e la sicurezza pubblica hanno indotto il questore a emettere, nei confronti dei coinvolti, i provvedimenti che vieteranno ai tifosi identificati l’accesso alle manifestazioni sportive - calcio, Coppa Italia, coppe internazionali, campionato - per un periodo che varia da 1 a 2 anni. Ai destinatari dei provvedimenti sarà, altresì, vietato, a partire da due ore prima e sino a due ore dopo la conclusione della manifestazione sportiva, l’accesso e lo stazionamento in un’area ricompresa in 400 metri di distanza dai luoghi antistanti lo stadio, le stazioni ferroviarie interessate dall’arrivo o dalla partenza dei tifosi, i parcheggi degli impianti sportivi, i luoghi di allenamento e i ritiri, nonché, in un’area ricompresa in 200 metri di distanza dagli altri luoghi interessati alla sosta, al transito o al trasporto di coloro che partecipano o assistono alle manifestazioni.