Perugia, "Degrado e crimine: la Stazione fa paura"

Sempre più saracinesche abbassate. In autunno lascia anche il barbiere. Il Comitato di Albioni: "Facciamo le ronde. Così non si campa più"

Degrado nel quartiere Fontivegge (Foto Crocchioni)

Degrado nel quartiere Fontivegge (Foto Crocchioni)

Perugia, 12 agosto 2022 - “Benvenuti“ alla Stazione di Perugia, capoluogo dell’Umbria, meta turistica e polo universitario. Fontivegge è la porta della città, a due passi dal centro storico, ma è tutt’altro che accogliente. Anzi fa venire i brividi. Spente le luci degli uffici, svuotati gli edifici, abbassate le serrande dei pochi negozi che sono rimasti, diventa un quartiere fantasma e prende il sopravvento l’altra faccia della zona: quella del crimine e del degrado.

"Basta, ho deciso: in autunno lascio tutto e me ne vado. Anche perché ho opportunità migliori". Costantino Malfagia, di professione fa il barbiere. Il suo locale è in via Mario Angeloni. Prima di parlare ci porta pochi passi dietro al suo negozio, nei corridoi di Palazzo Marinelli, per mostrarci uno spettacolo agghiacciante.

"Ogni mattina qui è sempre la stessa storia, troviamo i resti della droga che i tossicodipendenti utilizzano per sballarsi, proprio come oggi. Come potete vedere hanno sfondato il vetro dell’idrante e lo hanno riempito di siringhe e schifezze. Qua c’era un negozio di intimo, ora che è chiuso è diventato un ricettacolo dello sbando. Sono 26 anni che lavoro qui - spiega Costantino - e vi posso dire che la Stazione di Perugia non cambierà più. La criminalità si è radicata, i residenti abbandonano la zona, i negozi stanno chiudendo tutti. Questa fetta di periferia è irrecuperabile perché non è appetibile dal punto di vista commerciale e i residenti se ne vanno. Ci sono pattuglie che girano ma qui non vengono. Mai visto nessun agente camminare qui vicino. Stare fermi dentro la macchina che deterrente è per questa gente? Non basta passare in auto nella strada principale. Il problema è tra i palazzi e ci vuole un controllo costante. C’è la volontà per svoltare? – si domanda Costantino – Anni fa chiesi di prendere in gestione Piazza del Bacio per manifestazioni dedicate ai giovani, ho fatto riunioni con sindaco e assessori ma neanche mi hanno considerato. Mi sono arrangiato e ho fatto due eventi che ho autofinanziato".

Un bancario della zona dice: "Mi affido al 25 settembre. L’Italia è tutta da rifare e spero nella Meloni. Ci vuole il pugno duro, nel senso che chi viene in Italia deve rispettare le regole". Poi è il turno di Giulietto Albioni (occhi e orecchie del quartiere), amministratore del comitato “Progetto Fontivegge”: "I problemi sono tanti. Avrei gradito che l’amministrazione fosse più sincera nei nostri confronti. Con i suoi pseudo interventi non ha risolto nulla. Mesi fa proposi la ronda non armata per pattugliare il circondario: nulla di fatto. Presentai la raccolta di 1500 firme per chiedere il presidio di Polizia. Quando portai il documento al prefetto lui mi rispose che era senza uomini, senza mezzi, senza fondi. C’è tanto degrado, bisogna ridare dignità agli stabili abbandonati: in 5 anni è crollato pure il valore degli immobili sia ad uso abitativo che commerciale. Spiegatemi quindi in che modo si sta investendo alla Stazione... ".

Silvia Angelici

Andrea Pescari