Perugia, pesanti contestazioni dopo la partita: sei Daspo

Provvedimenti del questore nei confronti di sei tifosi aretini. La partita in questione: Sporting Club Trestina e SS Arezzo 1923 disputata lo scorso gennaio

Provvedimenti della Questura (foto di repertorio Ansa)

Provvedimenti della Questura (foto di repertorio Ansa)

Perugia, 26 marzo 2023 – La polizia di Perugia ha emesso sei provvedimenti di Daspo nei confronti di altrettanti tifosi aretini - con età comprese fra i 26 e i 52 anni - che il 29 gennaio dello scorso anno, al termine della partita di calcio tra Sporting Club Trestina e Ss Arezzo 1923, valevole per il campionato di Eccellenza, si erano resi protagonisti di un'animata contestazione ai danni della squadra ospite. Il dissenso - riferisce la questura - iniziato nei pressi dell'area di accesso agli spogliatoi, era poi proseguito lungo il percorso stradale di uscita dalla città, ostacolando l'autobus a bordo del quale viaggiavano i calciatori. Grazie al lavoro congiunto degli agenti della polizia scientifica, della Digos e della divisione anticrimine della questura di Perugia, è stato possibile identificare i presunti protagonisti della vicenda.

Il provvedimento vieta a cinque dei tifosi coinvolti l'accesso - su tutto il territorio nazionale - ai luoghi in cui si svolgono le manifestazioni sportive di calcio, di Coppa Italia, di coppe internazionali, di campionato e le amichevoli delle squadre di calcio militanti in campionati nazionali professionistici e dilettantistici iscritte alla Figc per la durata di un anno (cinque anni per la sesta persona coinvolta, già destinataria di Daspo). Agli stessi sarà anche interdetto - a partire da due ore prima e sino a due ore dopo la conclusione della manifestazione sportiva - l'accesso e lo stazionamento in un'area di 400 metri di distanza dai luoghi antistanti lo stadio, le stazioni ferroviarie interessate dall'arrivo o dalla partenza dei tifosi, i parcheggi pubblici degli impianti sportivi, i luoghi di allenamento e i ritiri delle squadre di calcio. L'eventuale violazione del divieto potrà essere punita con la pena di reclusione da uno a tre anni e con la multa da 10mila a 40mila euro. Per il tifoso che era già destinatario di Daspo c'è anche l'ulteriore prescrizione di presentarsi agli uffici di polizia in occasione di tutti gli incontri ufficiali della squadra della Ss Arezzo 1923.