Daspo, denunce e multe salate a trenta ultras della Ternana

Nel mirino della Questura un tentativo di aggressione ad una tifoseria rivale e un corteo non autorizzato

Un momento della conferenza stampa (Pianetafoto)

Un momento della conferenza stampa (Pianetafoto)

Terni, 22 giugno 2020. 'Daspo' e multe salate per una trentina di ultras della Ternana finiti sotto la lente della Questura per due diversi episodi. L'indagine, illustrata dal procuratore capo Alberto Liguori e dal questore Roberto Massucci, ha portato all'emissione di 15 Daspo (divieti di assistere a manifestazioni sportive in alcuni casi con l'obbligo di presentazione negli uffici di polizia) e circa 20mila euro di sanzioni nei confronti degli ultras della Ternana.

I Daspo sono scaturiti da un episodio dello scorso 23 ottobre, ripreso da una delle telecamere di sorveglianza nella zona dello stadio 'Liberati', al termine della partita tra i rossoverdi e l' Avellino: un gruppo di sostenitori delle Ternana tentò di aggredire i tifosi avellinesi. Travisati e brandendo delle aste, gli ultras della Ternana vennero dispersi da un furgone della polizia, che venne danneggiato dal lancio di sassi. La Digos, visionando le immagini , è risalita ai tifosi coinvolti, di età compresa fra 17 e 40 anni. Per loro anche la denuncia in Procura, oltre ai provvedimenti amministrativi. Le multe, di 1.333 euro ciascuna, riguardano invece altri 16 tifosi protagonisti di un 'corteo non autorizzato' di avvicinamento allo stadio, in occasione della partita Ternana-Rende. Secondo la polizia l'iniziativa aveva creato notevoli problemi di traffico e messo in pericolo l'incolumità dei passanti, degli automobilisti e degli stessi ultras (in un paio di casi con bambini sulle spalle) che avevano occupato una strada ad alta densità di traffico quale viale dello Stadio. Sospesa, per 15 giorni, anche l'attività di un bar ritenuto luogo di ritrovo degli ultras.  

Stefano Cinaglia