L’ultima volta era accaduto esattamente un anno fa: lo speed check di Ramazzano era stato divelto e rovesciato. E dodici mesi dopo siamo daccapo: di nuovo la colonnina arancione lungo la strada Tiberina – che era stata rimontata - è stata sradicata dal terreno e gettata a terra. All’inizio del 2024 c’era l’eco del fleximan a Padova o quello spoletino, che avevano segato gli autovelox fissi che multavano a raffica gli automobilisti. Ora però a parte qualche sporadico caso, la cronaca è povera di episodi del genere. Eppure di nuovo lo stesso speed check è stato abbattuto.
Senza considerare che dal maggio scorso la polizia locale di Perugia in pratica non utilizza più quelle colonnine, dato che con il nuovo decreto Salvini gli autovelox devono essere montati in strade ad alta incidentalità e su indicazione del prefetto, oltre a prevedere l’immediata contestazione della violazione al codice della strada. Insomma, per farla breve, quello speed check, all’interno del quale poteva essere inserito un autovelox, è spento da mesi. Come lo sono gli altri settanta sparsi sulle strade comunali. Nonostante ciò il fleximan della Tiberina continua a colpire. Già, questa zona non è nuova a certi episodi a dire la verità: lungo la Tiberina Nord diverse colonnine sono state manomesse nel tempo e alcune di queste non sono state mai riparate (come a Ponte Pattoli). A Perugia lo speed check funzionava soltanto quando c’era una squadra della polizia locale nelle vicinanze. Nel 2023 sono state rilevate oltre seimila violazioni (6.019) rispetto alle 3.798 del 2022, mentre l’anno scorso proprio a causa delle nuove norme, le sanzioni sono state 1.479.
Michele Nucci