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Cucinelli e l’effetto-virus Ricavi e utili sono in calo

L’imprenditore: "Dopo il primo semestre negativo ci avviamo però all’inversione. di tendenza. Il 2020 anno di passaggio tra il tempo passato e uno nuovo".

Effetto-pandemia sulla Brunello Cucinelli. Il report del primo semestre 2020, evidenzia ricavi e utile netto in calo. In particolare i ricavi netti al 30 giugno sono risultati pari a 205,1 milioni di euro, -29,6% a cambi correnti (-29,8% a cambi costanti) rispetto ai 291,4 milioni di euro al 30 giugno 2019. L’utile netto normalizzato è stato pari a -25,8 milioni di euro, con incidenza su ricavi del -12,5%.

Leggero calo del fatturato atteso intorno al 10% per l`anno 2020, supportato dalla solidità del business e dalla forte raccolta ordini delle collezioni primavera-estate 2021, con una positiva performance stimata sia per il terzo che per il quarto trimestre 2020. Sul primo semestre è stato caratterizzato per la chiusura di un numero significativo di boutique nel mondo a causa della pandemia. Gli investimenti sono stati pari a 22,4 milioni di euro, in linea con la progettazione triennale, e indebitamento finanziario netto caratteristico pari a 136,5 milioni di euro.

Brunello Cucinelli, presidente esecutivo della società, sottolinea che "dopo questo semestre fortemente caratterizzato dalla pandemia, ci stiamo avviando verso una significativa inversione di marcia. Dal primo luglio guardiamo l`azienda con un occhio nuovo e fresco, considerando questo un anno di passaggio tra un tempo passato e un tempo nuovo.

Essendo arrivati a fine agosto, possiamo pensare che questa tendenza ci dovrebbe portare un fatturato in crescita rispetto all`anno passato sia per il III trimestre che per il IV, immaginando quindi un 2020 con un leggero calo di fatturato intorno al 10%. Le collezioni primavera estate 2021 stanno riscuotendo un particolare successo e la conseguente forte raccolta ordini ci fa pensare a un bel 2021 con un fatturato in crescita intorno al 15% e queste considerazioni ci portano a definirlo anno del riequilibrio".

Nel dettaglio del report: il capitale circolante netto, incluse le "altre attività-passività nette", è 195 milioni rispetto ai 162,4 milioni dello scorso anno, con un incremento di 32,6 milioni. Il magazzino è pari a 218,1 milioni al 30 giugno, rispetto ai 179,8 milioni al 30 giugno 2019. Le dinamiche del magazzino, con un incremento di 38,3 milioni, sono fortemente impattate dagli effetti correlati al periodo di lock-down, con le consegne delle collezioni autunno-inverno 2020 che hanno subito uno slittamento in avanti.

Oltre agli effetti della pandemia, il valore delle rimanenze aumenta in maniera organica per effetto dello sviluppo del business, tra cui l’ampliamento del network di vendita, che include 5 nuove boutique dirette negli ultimi 12 mesi, 2 hard shop e ampliamenti di spazi di vendita, lo sviluppo delle nuove collezioni "Bambino" e del progetto "Sartoria Solomeo", infine l’incremento del canale digitale.