ERIKA PONTINI
Cronaca

Covid-hospital, Spoleto fa la guerra alla Tesei

Il comune notifica il ricorso al Tar contro l’ordinanza mentre la Governatrice aveva convocato la stampa per un appello all’unità

di Erika Pontini

Mentre dal 4 ottobre il numero dei ricoveri Covid nella regione tocca la drammatica soglia del +533% in Umbria si consuma la guerra fratricida degli ospedali. La battaglia di Spoleto va avanti senza tregua: la città è sulle barricate da giorni e ieri mattina, proprio durante la conferenza stampa convocata in fretta e in furia dalla governatrice Donatella Tesei per fare un appello all’unità, e a poche ore dall’incontro in programma con il sindaco, l’ex magistrato Umberto De Augustinis (poi saltato), a Palazzo Donini è stato notificato il ricorso al Tar in cui si chiede anche la sospensiva dell’ordinanza della Regione che individua il San Matteo degli Infermi (e Pantalla) come Covid-hospital. Un atto di guerra in piena pandemia.

Ma se la Media Valle del Tevere è già satura con 39 degenti, a Spoleto risultano ricoverati 0 pazienti affetti da SarsCoV2: non si sa se per i tempi tecnici della riorganizzazione o per la manifesta ostilità della città. Mentre quasi tutti gli altri ospedali sono già in prima linea. Sicuramente Perugia (97 ricoverati di cui 16 in intensiva), Città di Castello con 31 ricoverati e 2 in intensiva, Foligno con 31 ricoveri e l’Intensiva che dovrebbe restare pulita. Quattro degenze di ‘grigi’ pure ad Orvieto, subito spostate. Settantadue malati a Terni (dovrebbe aprire altri 20 posti) di cui 13 in intensiva, nessuno a Gubbio che già durante la prima fase si era opposta alla trasformazione dell’ospedale in Covid. "Siamo sempre stati pronti a fare la nostra parte ma è singolare che siamo coinvolti – dice Luciano Bacchetta, sindaco di Città di Castello – quando restano fuori dall’appello alcuni ospedali". Malcontento anche a Foligno dove il presidio che dovrebbe restare i malati no-Covid di Spoleto sta esplodendo perché ha già accolto anche i malati ordinari del San Matteo.

Ma andiamo con ordine. Ieri mattina la presidente Tesei convoca la stampa per fare un appello agli spoletini affinchè "aiutino in questa lotta". "Ho letto post di privati che non fanno bene agli umbri e alla sanità – dice la Governatrice – . Ho sentito polemiche, compreso ‘Ti abbiamo votata’. Io ringrazio tutti quelli che lo hanno fatto ma adesso sono chiamata a grandi responsabilità nei confronti di tutta la comunità regionale", sottolinea. E aggiunge: "Ho cercato di condividere questo piano con il sindaco. Sono convinta che sapremo e saremo in grado di condividere un progetto per tutta la sanità umbra di cui anche Spoleto fa parte" dice Tesei che dovrebbe raggiungere De Augustinis a Roma. Tesei ribadisce l’impegno per il futuro. "Il presidio sarà rafforzato, cosa mai avvenuta prima. E’ già nell’ordinanza. Lo devo scrivere con il sangue?".

Tra i punti più contestati la soppressione del pronto soccorso che diventerà Covid mentre sarà allestito un punto di prima urgenza per codici bianchi e verdi (lieve entità) e per stabilizzare i ’gialli’ da inviare in altre strutture. Tesei spiega che restano attivi anche servizi no-Covid: day hospital oncologico, radioterapia e tac, mammografia, ambulatori specialistici, punto prelievo e servizi donazioni, radiologia e endoscopia digestiva con percorsi separati e sicuri. In serata la retromarcia: l’Asl chiarisce che il pronto soccorso non sarà spostato mentre l’accesso ai pazienti positivi al coronavirus verrà allestito nei locali che ospitano il Cup. Il padiglione Rsa sarà riservata al day hospital oncologico. Stamattina dovrà aprire l’Rsa Covid e nel corso della giornata anche il reparto di degenza. Si vedrà vista la guerra ingaggiata con il ricorso su cui si deve pronunciare il Tar.